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AMARSI? CHE CASINO!

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INGHILTERRA 1858
La rovina di Mrs Robinson
LA VICENDA DI ISABELLA ROBINSON
 COSTRETTA A DIFENDERSI DALL’ACCUSA
DI ADULTERIO NEL PRIMO PROCESSO
DI DIVORZIO DELLA STORIA.

Isabella cadde in disgrazia agli occhi della sua
nazione perché nel suo diario descrisse
ogni scintilla della sua passione.







NELLO STESSO ANNO IN FRANCIA, DOPO
L'ASSOLUZIONE DI IMMORALITA', GUSTAVE
FLAUBERT PUBBLICAVA MADAME BOVARY.



 
Cosa accade se una donna ha l'ardire di tenere un diario in cui descrive le proprie passioni, i sogni più intimi e i desideri sessuali?
Questa è la storia di Isabella Robinson, una madre, moglie e adultera di mezza età, che visse e amò nell’Inghilterra vittoriana.


La vicenda ci conduce nella mente e nel cuore di una donna libera e intelligente giudicata malata e povera vittima del demone isterico, costretta ad affrontare il primo processo di divorzio nella storia.

È la “storia segreta di una donna vittoriana”, alias il diario di Isabella Hamilton Walker Robinson portato in tribunale come prova del suo adulterio dal marito Henry Oliver Robinson, ingegnere civile e “uomo meschino e arrogante”.

Tutto avvenne nell’estate del 1858 quando iniziò la causa di divorzio chiesta dal marito contro la consorte accusata di adulterio. Per la prima volta il divorzio cominciava a diventare una possibilità anche per la classe media, fino a quel momento un matrimonio poteva essere sciolto con costi proibitivi soltanto da un decreto parlamentare, ora invece si poteva recidere il vincolo coniugale in maniera più rapida attraverso un processo. Per procedere con l’esame del tribunale c’erano però delle condizioni da rispettare, ossia non si poteva chiedere il divorzio per semplice incompatibilità caratteriale e soprattutto occorreva portare delle prove certe dell’infedeltà. Per le donne occorreva anche dimostrare, oltre al tradimento, che il proprio marito fosse un uomo crudele e violento.

Nel 1858 furono in centinaia a presentare domanda portando in aula storie di tradimenti e conflitti, i cui protagonisti erano spesso uomini violenti o donne dai facili costumi. Vennero date così in pasto all’opinione pubblica questioni scandalose, tradimenti e storie di dubbio gusto finora rimaste segrete dietro l’apparente rispettabilità vittoriana.

Correva l’anno 1858 quando venne discussa la causa di divorzio richiesta dall’ingegnere Henry Robinson in quale accusava la moglie Isabel ed un suo amico, il dottor Edward Lane, di avere avuto una relazione illecita. Henry Robinson basava le sue accuse su una sola prova, ossia il diario personale tenuto per anni dalla moglie. In quelle pagine Isabel aveva confessato la sua attrazione non solo per il giovane dottore, ma anche per alcuni giovani insegnanti dei suoi figli. Nella gran parte dei casi, la donna riportava di essere stata respinta, ma da un certo punto in poi, invece, scrisse che Edward Lane l’aveva ampiamente corrisposta.

Il diario fu letto e analizzato in aula. La lettura proponeva una figura nuova e inquietante, quella di una donna borghese sposata, ma inquieta, infelice e bramosa di sensualità. Con grande stupore di coloro che ne lessero gli estratti, sembrava proprio che la signora Robinson avesse provocato, e scrupolosamente documentato, la propria rovina.

Il diario assomigliava ai turbamenti di Emma Bovary di Gustave Flaubert la cui stesura definitiva, dopo l’assoluzione di immoralità, avvenne nello stesso anno. Anche il diario di Isabella Robinson raccontava nei dettagli l’insoddisfazione della donna e il suo desiderio di poter discutere di letteratura e politica, scrivere poesie, imparare le lingue e leggere gli ultimi articoli su temi scientifici e filosofici, ma in verità l’uomo che aveva sposato era di tutt’altro genere “poco istruito, di mentalità ristretta e temperamento violento, egoista e orgoglioso” e ciliegina sulla torta intratteneva da anni una relazione segreta con un’altra donna e sembra avesse anche due figlie illegittime!

Ovviamente questo fu considerato di poca importanza dal tribunale e dai giornali perché tutta l’attenzione si concentrò su quel diario. In quelle pagine come detto l’oggetto del suo desidero era un certo dottor Edward Lane, stimato medico idroterapico, di dieci anni più giovane di lei, a sua volta sposato. Mrs Robinson non risparmiò la sua bramosia e si lasciò andare a descrizioni particolareggiate ed erotiche in cui si alternavano angoscia ed euforia. Quelle pagine vennero considerate quanto di più scandalose che una donna potesse scrivere, in quanto la donna descriveva senza pudori di provare attrazione fisica per un uomo diverso da suo marito. Esprimere quei desideri era di fatto considerato un vero e proprio crimine.

Insomma c’erano tutti i presupposti per una condanna, tanto che gli avvocati della Robinson cercarono di dimostrare che la presunta follia della donna derivasse principalmente da “disturbi uterini”, che a quel tempo si consideravano la principale causa di pazzia femminile.

Ne venne fuori un processo clamoroso che durò cinque giorni e terminò clamorosamente con un’assoluzione da parte della donna e del suo amante. Infatti i giudici ritennero il diario più un’opera letteraria, anche se immorale e licenziosa, che la prova provata di un adulterio. Quel diario, dissero i giudici, non era altro che un confidente per Isabella, prigioniera della sua solitudine, e quindi stabilirono che da quelle pagine usciva fuori una donna infelice, dal cuore deluso, ma non vi erano prove della sua pazzia né tanto meno di una confessione di colpa.

Toccò questo in sorte a Isabella Robinson e finì che l’assolsero, incredibilmente. E il marito, che l’aveva denunciata, uscì senza più un soldo, umiliato e oppresso da una moglie che, come ormai tutto il mondo sapeva, lo disprezzava.

Kate Summerscale (Londra, 1965) è una scrittrice e giornalista britannica. La rovina di Mrs Robinson: storia segreta di una donna vittoriana (Mrs Robinson's Disgrace, 2012), Torino, Einaudi, 2013
 





 







 






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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:

FOTO GOOGLE IMAGE


 










 
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