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REPORTAGE
 

Viaggio tra i matrimoni di tutto il mondo e nelle varie religioni

MATRIMONI
Paese che vai, matrimonio che trovi
Sappiamo che in tutte le latitudini esistono riti, cerimonie, simbolismi e regole che sanciscono in maniera ufficiale il legame tra due persone. E sappiamo anche che queste regole sono condizionate profondamente dalle tradizioni e influenzate dalla religione e dalle usanze popolari
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Matrimoni per amore, matrimoni per forza ne ho visti di ogni tipo, di gente d'ogni sorta di poveri straccioni e di grandi signori di pretesi notai e di falsi professori Cantava Fabrizio De Andre'...

Io, Erika, accolgo te Fabio, come mio sposo. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.
Fabio, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Questo è il rito della Chiesa Cattolica Romana. Ma andiamo per tempo e nel nostro viaggio scopriamo che nell’Antica Roma esistono tre tipi di matrimoni: Confarreatio, Coemptio e Usus.
La Confarreatio è la forma più antica e la più solenne, ritenuta sacra e inscindibile.
Il matrimonio per Coemptio è invece un contratto di compravendita. Durante la cerimonia il Pater Familias vende la sposa al fidanzato alla presenza di cinque testimoni e del Libripens che regge una bilancia, sulla quale il fidanzato getta il prezzo della futura sposa. La donna che si sposa secondo questo rito viene chiamata semplicemente Uxor e non matrona come nella Confarreatio.
Un uomo e una donna non sposati che convivono per un anno ininterrottamente danno luogo all'Usus, per cui al termine dell'anno si può ritenere sancito il vincolo matrimoniale.

Ma come si sposano i romani? Il giorno stabilito, la promessa sposa, che la sera prima aveva raccolto i capelli in una reticella rossa, indossa una tunica senza orli e un mantello color zafferano, ai piedi sandali dello stesso colore, al collo una collana di metallo e sulla testa un'acconciatura, come quella delle Vestali, avvolta in un velo color arancio fiammeggiante che copre la parte superiore del viso; sul velo una corona intrecciata di maggiorana e verbena, più tardi di mirto e fiori d'arancio.
Quando ha finito di vestirsi la fidanzata riceve il fidanzato, la famiglia e gli amici di lui: tutti assieme poi sacrificano una pecora o un maiale agli dei nell'atrium della casa. Al termine del sacrificio i testimoni, solitamente una decina, pongono il loro sigillo sull'atto di matrimonio. A questo punto Lauspex, che non è un sacerdote né un funzionario, esamina le interiora dell’animale per vedere se gli dei gradiscano quanto è stato celebrato: se così non fosse il matrimonio sarebbe annullato. Lauspex dunque in un religioso silenzio annunzia il favore degli dei e gli sposi pronunciano una formula che nella concisione romana esprime meglio di mille parole lo spirito della unione matrimoniale: Ubi tu gaius, ego Gaia.
A questo punto la cerimonia è conclusa e gli invitati e i parenti festeggiano gli sposi innalzando grida augurali e si dà inizio al banchetto nuziale che dura sino al tramonto. Quindi la sposa viene condotta a casa dello sposo con una processione aperta da suonatori di flauto e cinque tedofori mentre si levano canzoni licenziose e gioiose. Durante il cammino la sposa lancia ai ragazzini accorsi delle noci come quelle con cui giocava da bambina. Alla testa del corteo sono tre amici dello sposo, uno il pronubus, porta una torcia intrecciata di biancospini, e gli altri due prendono la sposa e senza farle toccare i piedi in terra la sollevano al di là della soglia della casa ornata con paramenti bianchi e verdi fronde.
Tre amiche della novella sposa entrano anche loro in casa, una porta la conocchia, un'altra il fuso, chiari simboli di quelle che saranno le sue attività casalinghe, mentre la terza, la più importante, accompagna la sposa al letto nuziale dove già è disteso il marito che le toglie il mantello e le scioglie il triplice nodo della cintura che ferma la tunica mentre tutti gli invitati discretamente se ne vanno.

Nel MedioEvo ci si può sposare ovunque: in casa della sposa, come avviene tra le élite, sull'aia, in bottega e perfino a letto, se la coppia è stata colta in flagrante e bisogna subito approntare un matrimonio riparatore; da soli o alla presenza di amici e parenti; suggellando l'accordo con un anello, oppure con un bacio o la rottura del bicchiere con cui si è brindato insieme. Anche per i ceti popolari il matrimonio inizia con delle trattative, che in genere puntano a un accordo sulla dote e sul corredo che la sposa avrebbe portato al marito.

Nei secoli successivi la cerimonia nuziale è strettamente legata ai riti religiosi.
Nel rito induista la data delle nozze è scelta dal sacerdote, il guru, che vaglia la posizione degli astri decidendo perfino il minuto in cui celebrare lo sposalizio.
Il matrimonio è considerato un passaggio dalla giovinezza alla vita di coppia. È importante che si svolga in un momento astrologicamente favorevole.

Secondo la religione buddista invece il matrimonio non è necessario; la coppia può unirsi con rito civile, tra l’altro non è obbligatorio stare insieme. Coloro che vogliono sposarsi possono comunque farlo. Si comincia recitando il capitolo Hoben e il Jgage, poi qualche minuto di Daimoku. In seguito gli sposi e i testimoni bevono tre sorsi di sakè da tre tazze, che significano le tre esistenze di passato, presente e futuro; poi i presenti esprimono i loro sentimenti liberamente o leggendo qualche brano e fanno gli auguri agli sposi.

La cerimonia con rito ortodosso è ricca di simbolismo. Il matrimonio è visto come unione di due anime, più che come contratto tra due persone. Per questo non è previsto lo scambio dei voti e fedi nuziali: gli sposi arrivano in chiesa portando delle candele bianche e, sull’altare, uniscono le proprie mani per consacrare il loro legame.

Secondo il rito musulmano, il Matrimonio è un vero e proprio contratto, tanto che viene fissata una somma che lo Sposo dovrà consegnare alla famiglia di lei in caso di divorzio: egli, infatti, secondo la religione islamica, può contrarre Matrimonio con più ragazze, fino ad un massimo di quattro mogli. Ci si sposa giovanissimi e con rito civile, con molto riserbo. Anche i preti islamici possono sposarsi e avere figli. Il Matrimonio musulmano è molto suggestivo, soprattutto per lo sfarzo delle vesti della Sposa, in cui il colore predominante è il rosso. La Sposa, adorna di gioielli d'oro massiccio e agghindata con tatuaggi all'hennè su mani e braccia, si recherà, al termine della Cerimonia, nella dimora dello Sposo, dove consumeranno insieme latte e datteri. I festeggiamenti, poi, andranno avanti anche per diversi giorni.
Seppure il rito matrimoniale sia fortemente legato alla religione, ogni nazione ha sviluppato delle proprie regole.

Nella Cerimonia Ebraica l’officiante è un Rabbino e la cerimonia si svolge al di sotto della chuppah, un baldacchino costituito da un telo e da quattro pali, il telo può essere bianco o rosso con bordature in oro e adornato anche con qualche fiore. L’abito della sposa è rigorosamente bianco. Non è uso lo scambio degli anelli. Al termine del rito gli sposi bevono dal calice che poi viene pestato e infranto dallo sposo. Questo gesto ricorda che nessuna cerimonia può considerarsi completamente lieta dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme e l’allontanamento dalla terra Santa del popolo ebraico.

In Afghanistan ad esempio il matrimonio si festeggia con moglie e marito separati. Anche gli invitati sono divisi tra uomini e donne. Un piccolo particolare da non tralasciare è che i regali vengono fatti direttamente dagli sposi ai parenti.

In Austria la sposa indossa un copricapo abbellito da foglie di mirto. Dopo la cerimonia, gli amici più stretti degli sposi indossano dei cappelli con piume di pettirosso. A mezzanotte gli sposi balleranno all’aperto un romantico walzer.

In Australia, dopo la Cerimonia, gli invitati appendono al polso della sposa dei ferri di cavallo in raso per augurarle buona fortuna. Alla fine del ricevimento, gli ospiti sono invitati a formare un cerchio. Lo sposo e la sposa entreranno in questo cerchio per ringraziare e salutare tutti gli ospiti intervenuti.

In Brasile la tradizione vuole che lo sposo ammaestri un asino per dimostrare di essere degno della sposa. Se ci riesce, verrà considerato in grado di prendersi cura adeguatamente anche di sua moglie.

In Cina prima di tutto le coppie consultano un indovino (o astrologo) per decidere la data del matrimonio. Nel fatidico giorno la sposa non può né parlare né mangiare. Il suo vestito non sarà bianco, colore associato al lutto, di solito indossa un abito di seta rossa con un dragone ricamato o una fenice. La cerimonia del tè serve a suggellare il nuovo legame tra le due famiglie. Il banchetto deve comporsi di almeno 10/12 portate e si conclude con la tradizionale danza del leone.

In Corea del Sud i matrimoni si celebrano nei parchi, con il marito che arriva a cavallo e la sposa su una poltrona, coperta di veli per essere al riparo da sguardi indiscreti.

In Danimarca la sera prima della cerimonia vengono affissi dei rami di pino di fronte alla casa della sposa per simboleggiare fertilità.

In Egitto la maggior parte dei matrimoni si svolgono in alberghi. Gli sposi vengono accolti dagli Zaffa, un gruppo di danzatori del ventre e percussionisti. Una volta nella sala gli sposi prendono posto su due troni, prima dell’arrivo degli invitati. Poi inizierà la cerimonia il cui momento più importante consiste nello scambio degli anelli dall’indice destro a quello sinistro. Dopo il taglio della torta nuziale, la sposa lancia il suo bouquet, la ragazza che lo prenderà sarà la prima a sposarsi.

In Finlandia invece è possibile sposarsi in una chiesa di ghiaccio, costruita ogni anno in dicembre e destinata a sciogliersi in aprile. Al matrimonio è possibile giungere in chiesa con slitte, cavalli o renne. Al posto del lancio del bouquet, la sposa tiene una corona nelle mani, viene bendata e cominciare ad andare in giro, mentre tutte le invitate non sposate le stanno intorno. La donna che riesce a farsi incoronare sarà la prima a sposarsi.

Nelle Filippine prima del matrimonio lo sposo si reca nella casa della sposa per chiedere la sua mano. Questa parte della cerimonia è conosciuta con il nome di “pamamanhikan”. Durante questo rituale, lo sposo svolge alcuni lavori domestici, per dimostrare alla famiglia della sposa che è in grado di prendersi cura dell’amata!
In Svezia la madre della sposa metterà una moneta d’oro nella sua scarpa destra, mentre il padre ne metterà una d’argento in quella sinistra. Questo è per assicurare che la loro figlia non sarà mai povera.

In Francia, la legge riconosce solo il matrimonio civile contratto in municipio. Il matrimonio in Chiesa è una libera scelta dei coniugi basata sulle proprie convinzioni religiose.

In Germania secondo un rituale comune chiamato Polterabend, gli ospiti si radunano davanti alla casa della sposa e dello sposo la notte prima del matrimonio e distruggono piatti, pentole e altri oggetti fragili. Secondo questa tradizione i cocci porteranno fortuna e felicità alla coppia.

In Giappone la cerimonia si svolge nei santuari shintoisti. Il rito è officiato da un sacerdote che indossa i capi tradizionali: una veste bianca, un cappello chiamato eboshi e uno scettro, lo shaku. La sposa può indossare il tradizionale abito bianco, oppure un colorato kimono ricamato, portando sul capo un panno bianco, che rappresenta la sua intenzione a non essere gelosa. Lo sposo, invece, indossa un kimono da cerimonia.
Prima di dare avvio alla celebrazione, sia la coppia che tutti i partecipanti alla cerimonia, devono compiere il rito della purificazione, intingendosi con l’acqua che sgorga dalle fontane poste all’ingresso di ogni tempio. Essendo il matrimonio un momento molto intimo, possono parteciparvi soltanto i familiari degli sposi, i parenti più stretti e i testimoni.
Durante la cerimonia, gli sposi sono invitati a bere tre piccoli sorsi di sakè da tre tazze di differenti dimensioni, generalmente poste sull’altare insieme a frutta, sale e riso. Per concludere la celebrazione, lo sposo recita un giuramento di fedeltà ed obbedienza, che condividerà anche la sposa.
In Giappone è diffuso un tipo di matrimonio combinato molto particolare: giunta all'età di circa 25 anni una ragazza prepara una sua scheda personale con studi, aspirazioni lavorative, preferenze e hobbies e la inoltra in giro tramite colleghi di lavoro, parenti, amici e agenzie matrimoniali. In questo modo può venire contattata da giovani in cerca di moglie con i quali stabilirà un primo incontro.

In Grecia il rito non prevede lo scambio di voti nuziali, ma gli sposi arrivano in chiesa portando entrambi delle candele bianche e sull'altare invece consacrano la loro unione unendo le proprie mani. La funzione è ricca più che altro di simbolismi, dove il matrimonio viene visto non come un contratto tra 2 persone, bensì come unione tra 2 anime.

In India quasi tutti i matrimoni si svolgono in ottobre, mese in cui secondo la religione Indù le forze del bene prevalgono su quelle del male. Gli sposi stanno seduti su un trono e vengono ricoperti, dagli invitati, da benaugurali petali di fiori gialli.
La cerimonia di fatto inizia il giorno prima, quando i piedi e le mani della sposa vengono dipinti con l’henné con una tecnica chiamata “Mehndi”: è una cerimonia a cui partecipano anche le amiche della sposa e le donne vicine alla famiglia, con i loro canti di buon augurio. La mattina del grande giorno, gli sposi vengono massaggiati con unguenti profumati e detersi al canto di mantra propiziatori.
Un grande gazebo viene decorato con fiori e sotto il quale viene acceso un fuoco a testimoniare i voti degli sposi. I riti vengono presieduti dal sacerdote bramino, il quale lega un lembo del Sari della sposa alla camicia dello sposo con un nodo a simboleggiare la loro unione. A questo punto gli sposi, dopo essersi scambiati anelli e ghirlande, si prendono per mano e camminano tre volte intorno al fuoco sacro, recitando inni vedici per la prosperità, la fortuna e la fedeltà della coppia.
Al termine del rituale, si toccano all’altezza del cuore pregando per l’unione delle loro menti e dei loro cuori. Divenuti marito e moglie, lo sposo pone una polvere rossa sui capelli della sposa come simbolo della sua nuova condizione di donna sposata. Una volta conclusa la cerimonia, gli sposi raggiungono la loro casa, conservando in un braciere il fuoco sacro del matrimonio che dovranno tenere costantemente vivo.


In Indonesia la cerimonia coinvolge tutti gli abitanti e i festeggiamenti si svolgono in una tipica villa balinese, decorata con fiori, foglie di palma, fiaccole e torce. Gli sposi si preparano al matrimonio con un vero e proprio rito che comprende il trucco e la vestizione: tradizione vuole, infatti, che indossino sgargianti abiti e monili balinesi, tra cui un bellissimo diadema per la sposa. Durante il rito gli sposi si siedono di fronte ad un altare su cui sono state poste le offerte per le divinità. Il rito comincia con il suono di un campanellino, che il sacerdote fa vibrare per ottenere l’attenzione generale; dopodiché, egli pone fra le mani giunte degli sposi un piccolo fiore bianco, simbolo di purezza.

In Inghilterra, la sposa giunge in chiesa attraverso un percorso ricoperto di fiori. Dopo la cerimonia la sposa ricama una croce sul vestito del marito in segno del suo amore. L’Inghilterra è il primo paese, verso la fine dell’800, ad aver introdotto l’usanza del taglio della torta nuziale durante il ricevimento.

In Iran dopo la cerimonia gli sposi, seduti su un trono, vengono fatti specchiare per la prima volta insieme, in un grande specchio sollevato dagli invitati.

Nelle Isole Fiji il matrimonio, per tradizione, si tiene poco prima del tramonto in riva al mare sotto un baldacchino fatto di rami e foglie di palma fresche intrecciate. Partecipano alla cerimonia tutti gli abitanti dei villaggi limitrofi, vestiti a festa e cantando per gli sposi. Alla fine della cerimonia gli sposi salgono su una barca e si allontanano verso l’orizzonte.

In Italia la tradizione vuole che la sposa porti con se il giorno del matrimonio 5 cose: 1 cosa blu (simbolo di purezza per tradizione); 1 cosa vecchia (simboleggia la vita passata che non deve essere dimenticata); 1 cosa nuova (simboleggia l'inizio di una nuova esperienza); 1 cosa prestata (rappresenta l'affetto ed il rispetto delle persone più care nella decisione più importante della vita); 1 cosa regalata (rappresenta il rispetto e l'amicizia delle persone più care che appoggiano in pieno la vostra decisione). La tradizione dell'abito bianco risale all'Ottocento e rappresenta verginità e purezza. L'usanza di portare la fede all'anulare sinistro risale invece all'epoca degli antichi Egizi, i quali credevano che nel dito anulare fosse presente una vena che arrivava fino al cuore. Il nome che diedero a questa vena fu "vena dell'amore" perché tramite questa vena venivano trasportati i sentimenti. Mettere un anello proprio in quel punto significava stringere il sentimento vicino al cuore e non farlo più scappare. La tradizione vuole che sia lo Sposo a comprarle, ma spesso sono i testimoni a regalarle. Il velo nuziale si tramanda da generazioni e generazioni e risale ai tempi degli antichi Romani. I due sposi fino al giorno del matrimonio non si incontravano e, i genitori degli sposi, coprivano il volto della sposa con un velo in modo che non si potesse vedere. In questo modo lo sposo, una volta sull'altare, non poteva più tornare indietro perché ormai la cerimonia era iniziata.
Il bouquet è scelto direttamente dalla sposa per intonare la composizione con il vestito. In realtà per tradizione, il bouquet sarebbe l'ultimo dono che lo sposo fa alla compagna da fidanzato. Alla fine del ricevimento sarà lanciato a caso tra tutte le ragazze nubili: chi riuscirà ad afferrarlo dovrebbe sposarsi entro l'anno. Alla fine della festa nuziale si regala ad ogni famiglia una confezione di confetti: la tradizione vuole che ce ne siano 5, ed ognuna rappresenta le 5 cose che non devono mai mancare in una vita matrimoniale: Salute, Felicità, Ricchezza, Fertilità e Lunga Vita. Tra i must della sposa non manca la giarrettiera: indossare questo accessorio, rigorosamente sulla gamba destra. Secondo questa tradizione, i parenti degli sposi durante la prima notte potevano entrare in camera da letto e prelevare giarrettiera e biancheria intima come prova della verginità della sposa e del rapporto consumato. Oggi questa tradizione è stata sostituita con il lancio della giarrettiera, agli invitati maschi. Altra tradizione è il lancio del riso una volta che gli sposi sono usciti dalla chiesa come simbolo di fertilità e di buon auspicio.


In Kenya la futura sposa non conosce la data del matrimonio. La sera stessa della cerimonia sarà rapita dal futuro marito con l’aiuto di alcuni amici. Durante il pranzo, prima del fatidico, il padre della futura sposa berrà la birra che gli è stata offerta; se invece la ragazza all’ultimo momento decide di non sposarsi più, il padre verserà la birra in terra.

Nelle isole Maldive vige una curiosa legge secondo la quale una donna può divorziare e risposarsi con la stessa persona tre volte. Dopo il terzo matrimonio con la stessa persona, però, la donna può risposarsi solo con un uomo diverso.
In Mongolia la cerimonia avviene in giorni di luna crescente, ma solo se non piove. Lo sposo regala alla moglie un baule con del cibo, uno con biancheria e un ombrello, segno di protezione.
Nei Paesi Arabi, la sposa esibisce i piedi tutti decorati con tatuaggi. Durante tutta la funzione i coniugi rimangono separati

In Marocco la festa nuziale può arrivare a durare anche sette giorni ed inizia con il cosiddetto giorno dell’hammam, in cui tutte le componenti femminili della famiglia della sposa si riuniscono per celebrare l’imminente lieto evento. Madre, sorelle e amiche lavano i capelli della sposa con la tipica ghassoul (una specie di argilla) e ne curano il corpo con scrub e massaggi; lo profumano, depilano nei punti giusti e lo rendono perfetto per la prima notte di nozze. L’ultimo giorno dopo il rito nuziale gli sposi salutano amici e parenti e l’atto che conclude ufficialmente il matrimonio è quello della sposa che mette piede nella sua nuova casa. Qui riceverà il benvenuto dalla neo suocera, che le offrirà datteri e latte come segno di affetto.

In Mauritania la sposa deve essere grassa! In questo stato dell’Africa occidentale, infatti, le donne in età da marito vengono sottoposte a una dieta per ingrassare. Sembrerebbe una vera e propria rivoluzione culturale se non fosse che le bambine vengono rinchiuse in strutture speciali e sottoposte alla nutrizione forzata, la leblouh, per uscire irriconoscibili.

In Messico la porta di casa del futuro sposo viene adornata con ghirlande di fiori, pentole e tegami fatti di creta. La cerimonia nunziale non può dirsi conclusa fino a quando lo sposo non regalerà alla sposa tredici monete d’oro a testimonianza del suo impegno a prendersi cura di lei.

In Olanda nelle quattro settimane antecedenti il matrimonio, la ragazza va in chiesa indossando un abito rosso per far sapere agli scapoli che è in prossimità delle nozze. Il giorno del matrimonio indossa invece un abito nero per piangere la perdita della sua gioventù.

In Polinesia la celebrazione del matrimonio, che prevede mesi di preparazione, vede i giovani del posto prendersi cura della coppia, seguendo riti della tradizione regale (massaggi, body-painting). Vestiti poi con il tipico pareo, gli sposi vengono condotti di fronte al capo della comunità, che pronuncia le preghiere e gli incantesimi di buon auspicio.
Il rito si svolge come una festa tipica del paese, dove anche le persone del villaggio cercano di organizzarsi al meglio. Il "rito" officiato al Tiki Village inizia con il viaggio sulle canoe, alla volta del villaggio in cui si celebrerà la cerimonia. Qui, i giovani del luogo si prendono cura della coppia con riti mutuati dalla tradizione regale: massaggi con olio di monoï per lei, e body-painting ispirato ai tatuaggi per lui.
Ultimata la vestizione con pareo tradizionali, la coppia viene condotta di fronte al capo della comunità, che pronuncia le preghiere e gli incantesimi di buon auspicio.
Gli sposi ricevono, infine, un nome tahitiano e un "certificato" di matrimonio, redatto su una speciale pergamena di corteccia di palma (tapa).
I festeggiamenti continuano con le diverse alternative offerte dal cerimoniale: una processione nel villaggio con gli sposi adagiati su sedie regali, portate a spalla da giovani polinesiani, o una spettacolare esibizione di canti e danze.

In Romania gli invitati alle nozze rapiscono la sposa durante la cerimonia di nozze e la tengono in ostaggio in un locale vicino o in una stanza d’albergo. Lo sposo dovrà barattare il suo rilascio con bottiglie di vino o una dichiarazione d’amore pubblica.

In Russia la cerimonia, in sé, è molto simile alla nostra ma la tradizione del matrimonio prevede che la sposa vesta di blu e che, durante la celebrazione, sia lei che il marito tengano in mano delle candele. Il bouquet, poi, può essere lanciato alle amiche della sposa al momento del sì.

In Scozia, la notte prima del loro matrimonio, gli sposi vengono catturati dai loro amici, legati e “anneriti”, cioè coperti di fuliggine, crema pasticcera, melassa e farina prima di essere fatti sfilare in città.

Negli Stati Uniti: i matrimoni negli USA possono essere di vario genere e rispecchiano usanze e tradizioni differenti. Las Vegas, per esempio, è nota per consentire di organizzare i matrimoni in poco tempo e con pochi soldi. A New Orleans, invece, le nozze si festeggiano con musiche, danze e due torte, una per gli invitati e l’altra che contiene 10 oggetti nascosti, che le amiche nubili dovranno estrarre alla cieca: chi troverà due anelli si sposerà al più presto mentre, chi trova un ditale rimarrà zitella.

In Sudan, l'uomo deve pagare in vacche, la famiglia della futura moglie, poichè per quest'ultima il matrimonio rappresenta una perdita economica. Gli invitati indossano gli abiti tradizionali del posto di provenienza.

In Thailandia il matrimonio è preceduto, il pomeriggio prima delle nozze, dalla purificazione degli sposi: un gruppo di monaci, in numero pari e mai meno di sei, si reca nella casa che ospiterà la nuova coppia ed effettua alcune aspersioni sul capo e sulle mani dei futuri sposi (un tempo, invece, il rito prevedeva un vero e proprio bagno). Il matrimonio vero e proprio è molto semplice: lo sposo indossa un tradizionale abito bianco, mentre la sposa il tipico abito nuziale thai ed entrambi portano un nastro che unisce il capo dello sposo a quello della sposa. Durante la cerimonia tradizionale, gli sposi devono attraversare due porte, una d’oro e una d’argento, situate sulla strada che conduce a casa della sposa. Al termine della celebrazione si applica dell’incenso in polvere sulla fronte degli sposi e viene versata acqua benedetta sulle mani della coppia, prima da parte dell’anziano del villaggio e poi, uno ad uno, da parte di tutti gli ospiti.

In Ungheria la sposa durante il pranzo si toglie le scarpe e le mette al centro della sala. L’invitato che desidera ballare con lei deve buttare monete dentro le scarpe. Chi lancia più monete ha il diritto di ballare con la sposa.

In Vietnam la mamma della ragazza si reca di buon mattino in visita della famiglia dello sposo, portando con sé due regali. Il primo regalo è una pianta particolare che simboleggia il rispetto, mentre il secondo dono è un gesso rosa che rappresenta la felicità. Successivamente sarà lo sposo che si recherà dalla famiglia della futura consorte con amici e parenti, portando con sé gioielli e denaro.

Nello Zambia chiunque passi nel villaggio durante il matrimonio viene invitato alla cerimonia perché porta fortuna! I genitori della sposa fissano un prezzo per donare la propria figlia. La somma viene pagata dai genitori dello sposo in soldi e in altri beni come bestiame o abbigliamento. Se lo sposo non è gradito al padre della sposa, questi fisserà un prezzo molto alto per evitare il matrimonio.


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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO Sin Dong Kim
.http://www.matrimoniosolidale.it/matrimonio/mondo/
http://www.matrimonio.com/articoli/tradizioni-di-nozze-nel-mondo--c1739
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https://www.scambieuropei.info/tradizioni-matrimonio-mondo/



 














 
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