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AMARSI? CHE CASINO!
Vita precaria di un donatore gratuito di seme
"Dono il mio seme (e mia
moglie non lo sa)"
"Mi contattano donne in lacrime, coppie
tristi che non riescono ad avere bambini. Mi sento un
benefattore, io regalo felicità. Ciò che mi stimola è dare
continuità al mio patrimonio genetico."
.
Salve, sa perché la sto
intervistando vero? Conosco la vostra rubrica Amarsi
che casino! Per cui immagino l’argomento…
Già, il
suo lavoro è abbastanza particolare… In Italia sì,
all’estero è molto più diffuso. Sono in contatto con
ragazzi americani e canadesi, le giuro è un fenomeno
dilagante. Stiamo cercando di fare un’associazione, ma
non di quelle scientifiche o pseudo tali. Vogliamo
riunire i tanti maschi in giro per il mondo che
praticano questa attività esclusivamente a fin di bene e
senza scopo di lucro.
Perché? Incontrate
difficoltà? Non c’è nessuna legge che regolamenta
questa attività e comunque la maggior parte di noi, per
vari motivi, fa questa attività senza rivelare la
propria identità.
Ha paura di ritrovarsi con
centinaia di bimbi a carico? E’ la preoccupazione
principale, ma non la sola.
Non le viene ogni
tanto qualche scrupolo di coscienza? E perché? Non
faccio nulla di male, non mi drogo, non fumo, non bevo
alcol e non sono un terrorista, il mio sogno è di avere
tanti bambini.
E’ sposato però… Sì sono
sposato, ho moglie e figli, vivo in un piccolo paese
della Brianza. Ho 32 anni ed un lavoro di successo. Mia
moglie non sa niente. E’ una cosa molto personale
questa, non ho intenzione di raccontarle alcunché, né
ora e né mai.
Chi la contatta? Mi contattano
donne single e coppie che non riescono ad avere bambini,
anche coppie lesbiche. Qui non c’è bisogno di
fecondazione eterologa, legge 40, analisi complicate, la
mia pratica è normale, legale, vecchia quanto il mondo.
E oggi rimane comunque l’unica possibilità per le coppie
gay o per i single.
Si sente un benefattore?
Certo, aiuto gente ad avere figli, crede sia poco? Mi
contattano donne in lacrime, coppie tristi. Io regalo
felicità.
Altruista quindi… No, no, lo faccio
anche per me. Desidero avere tanti figli e non potrei
chiedere a mia moglie di dare alla luce cinquanta
bambini. Non sarebbe una cosa ragionevole e soprattutto
sarebbe impossibile crescerli tutti insieme. Ciò che mi
stimola è dare continuità al mio patrimonio genetico.
Chiede soldi? Assolutamente no, solo un rimborso
spese per il viaggio e per la stanza di albergo. Alle
volte anche spese di alloggio se devo spostarmi in
un’altra città.
Come avviene il primo approccio?
Il mezzo è Internet o il passa parola. Ho un account in
Facebook con dati anagrafici assolutamente inventati e
un telefono con sim anonima. Comunque esiste un gruppo
semiufficiale di donatori di sperma volontari su
Facebook.
Nelle coppie è la donna a contattarla?
No, anzi, capita spesso di essere contattati dal
compagno della donna. Le donne all'inizio sono più
timorose.
Quindi cosa succede? Si chatta, ci
si conosce, si invia qualche foto e soprattutto le
ultime analisi del sangue.
Secondo lei perché una
donna si rivolge a donatori su internet? Lo fanno
soprattutto spinte da motivazioni economiche. Concepire
un bimbo in Danimarca, ad esempio, in cliniche private
più economiche, tra servizio di inseminazione, viaggio e
soggiorno vanno via almeno 2500-3000 euro.
Cosa
chiedono le aspiranti mamme? Loro desiderano avere
per il proprio figlio un padre biologico in salute,
robusto fisicamente, intelligente, dotato di un’etica
irreprensibile e bravo a scuola. Pensi che una volta mi
hanno chiesto tutte le pagelle dalla prima elementare in
poi.
Lei come si presenta? Nel mio caso mangio
solo cibo che fa bene al mio sperma: grano, riso
integrale, frutta e verdura. Ho un ottimo quoziente di
intelligenza, mio nonno era uno scienziato e i miei
fratelli sono entrambi laureati con la lode.
E
voi donatori cosa chiedete? Per quanto mi riguarda
voglio che sia una buona mamma e prima di concedere il
mio seme valuto bene la candidata. Deve essere una donna
seria, meglio se anche carina. Deve avere dei valori, e
spiegare chiaramente, in futuro, al bimbo, la sua, la
nostra e la loro decisione.
Poi, se ci si piace?
A volte ci si incontra in un bar per una chiacchierata
interlocutoria. Poi se è ok, si prende appuntamento per
l’incontro vero e proprio. Si cerca un hotel, si prenota
una stanza: la data dipende dai giorni fertili della
donna.
In dettaglio? Beh qui dipende dalle
modalità stabilite.
Ossia? Se si è stabilito
di non avere nessun contatto fisico, quindi
l’autofecondazione, prima sale il donatore, prepara la
provetta, quella sterile usata per le urine, e se ne va.
Poi arriva l’aspirante mamma, a volte accompagnata dal
partner, e si autofeconda con una siringa senza ago.
Tenga conto che questa operazione deve essere fatta in
fretta, pochi minuti. Gli spermatozoi sono delicati, e
non ci devono essere sbalzi di temperatura, né troppa
luce.
E l’altra modalità? E’ quella classica,
ci si incontra, si fa l’amore. A volte la donna è sola,
altre è accompagnata dal partner. Più di una volta mi è
capitato di appartarmi mentre il marito della signora
rimaneva ad aspettare nella hall dell’albergo.
E
poi? Poi non so più nulla. Ho fatto una scelta
precisa, sono contento di aiutare qualcuno, ma allo
stesso tempo non voglio strascichi. Ci sono alcuni
donatori single invece che lasciano i propri recapiti e
succede spesso che la madre spedisca la prima ecografia
e mano mano le foto del neonato. A me paiono una specie
di collezionisti preferisco far del bene all’umanità
spargendo il mio seme senza nulla in cambio.
Nessuna curiosità? Nessun rimpianto? Beh alle volte
sogno, immagino di salire su un palco davanti ad una
platea formata da soli miei figli. Davvero mi verrebbe
voglia di abbracciarli, tutti insieme!
Quanti
figli crede di avere avuto finora? A parte i due
ufficiali con mia moglie, non saprei davvero. Credo a
occhio e croce di aver donato il mio seme a una
quarantina di donne. Non so quanti siano andati a buon
fine.
E quanti rapporti... diciamo fisici?
Circa la metà.
Quindi è anche un piacere…
Guardi che sono molto selettivo. Io non accetto rapporti
sessuali quando non c'è possibilità di gravidanza. E
quando si presentano coppie chiedo spesso al partner di
assistere.
Qual è il suo obiettivo?
L'Organizzazione mondiale della sanità ha detto che un
uomo può arrivare fino a 2.500 figli, ma non credo che
accadrà nella mia vita. Gli altri donatori che conosco e
che hanno un sacco di bambini sono intorno ai 100 figli.
In conclusione? Molta gente sogna di avere
milioni di dollari in banca, altri come me, invece
desiderano avere decine e decine di bambini. A mio modo
mi sento ricco.
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
Monica Coviello
http://www.vanityfair.it/news/societ%C3%A0/14/04/22/fecondazione-eterologa-storie
Federica Macagnone
http://www.ilmessaggero.it/SOCIETA/NOLIMITS/sesso_gratis_sconosciute_joe_donatore
Antonio Sciotto
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2013/11/28/news/fecondazione-eterologa-dilaga-il-fai-da-te
Foto Adolfo Valente
http://www.liberaeva.com/1vernissage/9/adolfovalente/Camper/4.htm
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