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REPORTAGE
IN CINA L’AMANTE OLTRE
AD ESSERE SIMBOLO DI SUCCESSO SOCIALE È ANCHE L’EMBLEMA DELLA
CORRUZIONE. COSÌ IL DISTRETTO DI DADONG HA EMESSO NUOVE NORME
COMPORTAMENTALI PER I DIPENDENTI PUBBLICI.
L'amante vietata per decreto
.Il nuovo codice di comportamento per i
5000 funzionari pubblici di Dadong, un distretto della città di
Shenyang, nel nord della Cina, proibisce di avere un’amante. Chi
contravviene alla regola sarà sospeso dal servizio. .
.Il fenomeno sta venendo a
galla grazie a internet e, come si è visto, in numerosi
casi i funzionari pubblici sono stati svergognati da
ex-amanti vendicative, che hanno messo sui social
networks foto di vacanze, auto e cene di lusso, nonché
appartamenti da mille e una notte e costosi regali fatti
prima che divenissero ex.
Scrive la rivista
londinese “Aeon”: il 95% dei funzionari statali, che
hanno ammesso l’anno scorso di essere colpevoli di
corruzione, hanno delle amanti: tra l’altro, in alcuni
casi ne hanno una decina. A un funzionario del
Dipartimento di risorse agricole e naturali della
provincia del Guangdong è stato contato un totale di 47
amanti. L’ex Ministro delle Ferrovie, processato per
corruzione all’inizio di quest’anno, secondo quanto si
dice aveva non meno di 18 amanti.
Naturalmente
sono casi estremi, ma danno di sicuro la misura del
fenomeno. La Cina ha un territorio immenso e i “poveri”
funzionari costretti a viaggiare contribuiscono a
diffondere il fenomeno. Si tenga conto che la
prostituzione è illegale anche se camuffata dai classici
saloni di massaggi. Con l’andare del tempo si sono
formate due distinte tipologie di amanti: ERNAI e XIAO
SAN.
Le ERNAI provengono dalle regioni più
povere del paese e fanno i loro primi passi appunto nei
centri di massaggi frequentati da uomini facoltosi. Da
lì il passo è breve: iniziano una relazione con il
politico di turno il quale, anche con soldi pubblici,
provvede al mantenimento della sua bella compagna,
compreso l’affitto dell’appartamentino. I funzionari
statali cercano di sistemare le proprie amanti non
lontano dal posto di lavoro. Il risultato di questa
pratica ha portato in alcune città ad avere interi
palazzi e alle volte quartieri abitati esclusivamente da
amanti di potenti, nascoste a occhi indiscreti e in
luoghi considerati sicuri. Terminata la relazione
l’amante si mette in proprio e inizia un suo business
autonomo. Le XIAO SAN invece sono delle vere e
proprie amanti. Sono quelle che sognano il matrimonio o
quanto meno la separazione del proprio uomo dalla moglie
ufficiale. Hanno un lavoro stabile e generalmente un
livello alto di cultura. Non hanno bisogno di un ritorno
economico, quindi niente retta mensile ma solo regali
spot. Una di queste donne ha ammesso a un corrispondente
della rivista Aeon: “Ho già i miei soldi; la mia
famiglia è benestante. Volevo soltanto essere la sua
amante, così che oltre alla moglie non avesse altre
donne.”
Insomma una specie di nuove concubine che
solo all’inizio si accontentano della nuova posizione
sociale accettando le dure regole dell’amante. Certo
hanno in cambio soldi, cene con gli amici di lui, una
bella casa, vestiti, gioielli ma a lungo andare la loro
ambizione prende il sopravvento e vogliono il titolo di
moglie e chiedono la separazione dall’altra. I mariti a
quel punto si trovano in difficoltà. Amano la ragazza,
ma allo stesso tempo sentono fortissimo il senso del
dovere verso la prima moglie e i figli. Del resto la
tradizione consente la concubina, ma rifiuta invece
drasticamente il divorzio della prima moglie. E il
rischio è che quella relazione clandestina venga allo
scoperto e come succede spesso arrivi alle orecchie
delle mogli ufficiali e ai capi del funzionario statale
con il conseguente calo di produttività dell’uomo.
A quel punto è estremamente difficile mettere tutto
a tacere per questo motivo visto la diffusione a macchia
d’olio del problema si è pensato ad un decreto che
proibisse questo tipo di situazioni. Comunque sia, visto
che tutto il mondo è un paese, il governo ha deciso che
il nuovo regolamento sarà attivo a lungo termine, e non
entrerà in vigore immediatamente. Prima, saranno fatti
degli sforzi per aumentare la consapevolezza dei
funzionari pubblici, tramite corsi educativi e punizioni
per i violatori.
Il fenomeno è così diffuso che
ultimamente stanno proliferando nelle metropoli del Sud
come Shanghai, Shenzhen e Guangzhou agenzie che si
occupano di salvataggio di matrimoni. La Weiqing di
Shanghai ad esempio vanta 300 agenti e succursali in 59
città con oltre dieci mila clienti. L’obiettivo è
prevenire i divorzi e salvaguardare i matrimoni
L’agenzia si avvale di professioniste chiamate
«cacciatrici di amanti», laureate in psicologia,
addestrate per tentare di interrompere la relazione
extraconiugale e rispedire il fedifrago tra le braccia
della moglie. La strategia prevede il pedinamento
dell’amante, un incontro fortuito e dopo aver ottenuto
la sua fiducia capire se sia animata da venalità o da
reale passione. Nel primo caso la professionista dirotta
le sue attenzioni sull’infedele persuadendolo della
venalità dell’amante, nel secondo caso invece cerca di
indurre la donna a lasciare l’amato. .
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
.FONTI ILARIA MARIA SALA http://www.lastampa.it/
http://italian.ruvr.ru Simone Pieranni
http://china-files.com/it Alessandra Colarizi
https://www.china-files.com/dalla-cina-le-cacciatrici-di-amanti/
https://www.lastampa.it/esteri/2007/03/01/news/addio-mia-concubina-1.37131020/
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