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REPORTAGE
DOPO I MATRIMONI GAY
LEGALIZZIAMO LA POLIGAMIA?
Love is love!
Viaggio nello Utah, nelle
comunità dove la poligamia è ammessa ed un uomo può avere fino a
sette mogli!
Ecco lo Utah con i grandi specchi d’acqua
blu intenso dei laghi salati e sullo sfondo i picchi delle Montagne
Rocciose e i verdi boschi di conifere. E’ un panorama incredibile
di natura, silenzio e solitudine, un posto per rigenerare anima e
mente.
.
.E’ la terra dei Mormoni! La
cosa che più colpisce entrando in queste comunità sono
le donne. Vestite come comparse di un vecchio film
western, austere e dimesse. Qui siamo nel regno della
poligamia e queste donne paiono accettare
volontariamente il matrimonio poligamo e la presenza di
altre donne in casa e soprattutto nell’intimità. Ben
inteso poligamia significa "molte nozze", ma in nessuna
religione che ammette la poligamia, la donna può avere
più uomini. Il principale ruolo della donna,
all’interno della setta, è quello di fare più figli
possibilI, per costruire la “famiglia celeste” che
rimarrà insieme per l’eternità. Le ragazze lavorano
duramente, quanto e forse più degli uomini. Madri a 16
anni, si prendono cura del ranch al pari dei loro
compagni. Mietono il frumento, imballano, curano le
bestie. Indossano vestiti modesti, accollati, lunghi
fino alle caviglie, anche quando nuotano.
Siamo a
Hildale un villaggio al confine tra Arizona e Utah, dove
vivono sei mila abitanti e diverse famiglie poligame. A
ridosso di queste montagne dal colore rosso ruggine la
poligamia ammette, generalmente, fino a sette mogli.
Non è affatto facile per queste persone vivere
all’interno di una società che non riesce a comprendere
il loro stile di vita: il conflitto morale e religioso è
sempre dietro l’angolo. Il matrimonio qui, si prende sul
serio: si crede infatti che sia direttamente Dio, in
contatto con un gruppo di saggi della comunità, a
scegliere per ogni donna il marito da sposare, anche se
questo è già occupato. «Non è facile dividere con
qualcun altro l’uomo che ami – ammette Dorothy – ma poi
mi sono accorta che questo era un test, una prova a cui
Dio mi sottoponeva, quella della gelosia e
dell’orgoglio, perché io diventassi una donna pia».
La famiglia ha un ruolo centrale per i mormoni. Ai
fedeli è richiesta la castità prima del matrimonio e la
fedeltà coniugale: «La legge del Signore per la purezza
personale stabilisce che non deve esserci intimità
sessuale eccetto che tra un uomo e una donna legalmente
sposati». Niente alcool, sigarette e droghe. Ma sono
vietati ai mormoni anche bevande come il thé e il caffé.
Ai fedeli è richiesta sobrietà e i pasti devono essere
frugali, particolare attenzione è dedicata allo sport.
Per partecipare alle riunioni domenicali occorre
indossare «il vestito della domenica»: per gli uomini
obbligo di completo classico o spezzato e cravatta, le
donne devono indossare vestiti interi o gonne, niente
pantaloni. Anche i bambini devono presentarsi in «abiti
domenicali» I fedeli mormoni versano alla loro Chiesa la
Decima, il 10% del loro reddito: serve per costruire
templi, gestire la Chiesa (il clero è volontario e non è
retribuito), sostenere i missionari, il lavoro di
genealogia e l'istruzione.
Da queste parti il
gruppo religioso prevalente è “The Fundamentalist Church
of Jesus Christ of Latter Day Saints (FLDS Church)”
Questo gruppo fondamentalista si è separato dalla Chiesa
ufficiale mormone intorno agli anni ’20 reclamando una
propria gerarchia sacerdotale e interrompendo ogni tipo
di rapporto con la Chiesa ufficiale mormone. Gli
aderenti hanno continuato a praticare e diffondere uno
stile di vita poligamo, illegale dal 1890 a seguito
dell’annessione dello Utah agli Stati Uniti.
Come sempre avviene in questi casi, alcuni mormoni
«tradizionalisti» non accettarono la riforma, e
continuarono a praticare la poligamia. Oggi i membri
della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi
Giorni, cioè la Chiesa mormone maggioritaria, è formata
da quindici milioni di fedeli mentre i poligamisti
scismatici sono circa quarantamila.
Il tema della
poligamia è stato riportato all'attenzione degli
americani dalla serie televisiva «Big Love» prodotto dal
premio Oscar Tom Hanks, in onda anche in Italia via
satellite su Fox Life. Un vero e proprio trionfo: due
candidature agli Emmy 2006! La serie narra le vicende di
un imprenditore poligamo con tre mogli. «Big Love» è
stata creata da una coppia di sceneggiatori omosessuali
in un'epoca in cui in nessuno Stato degli Stati Uniti
era possibile il «matrimonio» tra persone dello stesso
sesso. I due sceneggiatori, Mark Olsen e Will Scheffer,
hanno sempre ammesso che, mostrando una famiglia
poligama tormentata ma simpatica, volevano convincere
gli americani che anche in forme alternative di
«matrimonio» - quello poligamo così come quello
omosessuale - ci può essere il «grande amore» che dà il
titolo alla serie. Appena è stato possibile, Olsen e
Scheffer si sono sposati - tra loro, beninteso.
Di recente una sentenza storica del Tribunale Federale
per il Distretto dello Utah, sostanzialmente ignorata in
Italia, ha giudicato incostituzionali molti articoli
della legge di Stato che proibisce la poligamia. Del
resto nell’era della rivisitazione della concezione del
matrimonio diversa da quello fra un uomo e una donna si
apre la porta a forme alternative tra le quali oltre al
matrimonio gay anche a quello poligamo.
“La
definizione di matrimonio è plastica, esattamente come
il matrimonio eterosessuale non è né meglio né peggio di
quello omosessuale, l’unione tra due persone
consenzienti non è più o meno “giusto”, rispetto
all’unione di tre o più persone adulte e consenzienti.
Nonostante i poligami siano considerati una minoranza,
la libertà non ha valore se non la si estende anche ai
piccoli gruppi. Pertanto l’uguaglianza del matrimonio
non si dovrebbe fermare all’approvazione dei matrimoni
gay”.
“Love is love” disse Obama a proposito dei
matrimonio gay! E se l’amore è amore sempre chi siamo
noi per giudicare che quello poligamo - cantato, per
esempio, nella poesia araba molti secoli prima che
qualcuno cominciasse a parlare di «matrimoni»
omosessuali - non dev'essere riconosciuto dallo Stato?
Naturalmente, sia ben chiaro, senza quelle limitazioni
che proibiscono alla donna di avere più mariti. .
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
.FONTI: www.focus.it www.blitzquotidiano.it
www.lanuovabq.it www.vanityfair.it/
http://archiviostorico.corriere.it/
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