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GIALLO PASSIONE
 
 


 


AMARSI? CHE CASINO!

Sansone e Dalila
L'amore ai tempi della Bibbia
Dalila è una donna piena di fascino, una donna che ha saputo tenere testa ad un uomo. Al tempo era raro incontrare donne con quel fascino, e poi era dotata di capacità mentale, padronanza di sé e sangue freddo, doti che usa per raggiungere un solo scopo, vale a dire: il denaro...
 


 
Adamo, questa notte girando per i canali privati mi sono imbattuto nel film “Sansone e Dalila” e pensavo che sarebbe stato interessante approfondire la figura di Dalila.
Dalila è una donna piena di fascino, una donna filistea. La Bibbia non ne parla molto bene anzi, la giudica una persona malefica, falsa e crudele, ma tra le righe si nota che è stata soprattutto una donna che ha saputo tenere testa ad un uomo.

Ovvero?
Al tempo era raro incontrare donne con quel fascino, e poi era dotata di capacità mentale, padronanza di sé e sangue freddo, doti che usa per raggiungere un solo scopo, vale a dire: il denaro

Cosa significa Dalila in ebraico?
Esattamente si pronuncia Dlila e significa "colei che indebolisce o impoverisce, ma con tutta probabilità al tempo non era un nome proprio, bensì un epiteto usato nel significato più ampio di traditrice.

E in rapporto con Sansone?
Ha usato il suo fascino per indurlo alla distruzione fisica e spirituale.

Chi è Sansone?
Sansone è un giudice, ma anche un eroe dalla forza prodigiosa, concessa direttamente da Dio. Siamo intorno al 1090 a.C. ed al tempo i Giudici erano capi militari e civili che Dio sceglieva affinché potessero liberare gli ebrei dall’ oppressione dei popoli vicini come i filistei. Le sue imprese sono straordinarie, ma sono solo una tappa verso la liberazione dai Filistei. Non è escluso che in origine si potesse trattare di una figura semidivina, dato che il suo nome è connesso con il Sole (Shmsh).

Le sue origini?
Sansone nasce a Zorea da Manoach e sua moglie, una donna sterile. Una sera un angelo appare alla donna e le annuncia la nascita di un figlio. L'angelo le impone di astenersi da cibi impuri e bevande inebrianti e di non tagliare i capelli del bambino perché consacrato a Dio fin dal concepimento, e sarà lui a liberere Israele dai Filistei.

Forte fisicamente e moralmente debole…
Pur essendo capace di squartare un leone, non è capace di combattere i suoi desideri. Può spezzare le ossa degli uomini a mani nude o piegare cento filistei contemporaneamente ma non le sue passioni! Diviene quindi traditore di se stesso perché non riesce a resistere a quella donna. Nel passato altre due donne avevano tratto profitto da questa sua debolezza, finché non arriva Dalila che decreta la sua distruzione.

Come si conoscono?
Dalila è una donna della valle di Sorek, non di rado viene descritta come una prostituta o comunque come una donna che non ha nulla in contrario a convivere con Sansone. Le circostanze dell’incontro sono incerte, forse si conoscono in una locanda o forse per strada durante un viaggio. Lui comunque se ne innamora e vuole sposarla.

Sansone è una persona in vista… per cui Dalila deve avere delle doti eccezionali…
La Bibbia ci dice che lei non conosce il pudore, né l’amore vero. Sta di fatto che ha un viso meraviglioso ed un corpo che non passa inosservato.

Proseguiamo…
Sansone torna a casa e dice ai suoi genitori di aver incontrato una donna bellissima. Ha intenzione di sposarla, ma i genitori non sono affatto d’accordo in quanto il popolo dei filistei era politeista e Sansone, in qualità di Giudice, deve dare l’esempio ed evitare di sposare una donna straniera che sicuramente lo avrebbe portato ad adorare altre divinità.

Perché Dalila passa alla storia?
Andiamo per ordine Sansone è un israelita amato dal suo popolo. Al tempo il popolo di Israele a causa dei propri peccati è in balia dei Filistei per quarant’anni…

Quindi i Filistei vedono in Sansone una minaccia…
Bravo, i capi dei Filistei, riconoscendo a Sansone doti semidivine, deve essere eliminato e trovano in Dalila il loro Cavallo di Troia. Le promettono 1100 sicli d'argento affinché, usando le sue arti di seduzione, si faccia rivelare da Sansone il segreto della sua forza.

Era tanto denaro?
Pensa soltanto che Gesù fu venduto da Giuda per 30 sicli d'argento, e qui siamo all’incirca mille anni prima, è ovvio che quell'offerta è una grande tentazione per Dalila.

Lei ci riesce?
Siamo al giorno delle nozze, il banchetto dura una settimana, in quel contesto Dalila lo tormenta per carpire il suo segreto, ma Sansone è evasivo e per tre giorni risponde con una motivazione che si rivela completamente sbagliata.

Lei è la sua donna, perché è evasivo? Non si fida?
Ma no, lui è innamorato pazzo di quella donna, ma la madre ha promesso all’angelo che nessuno mai, a parte lei, suo marito e suo figlio, sarebbe dovuto essere messo a conoscenza del segreto della forza di Sansone.

Quindi?
A quel punto lei usa la sua ultima arma, cioè il pianto, dicendogli: “Come puoi dirmi “Ti amo” mentre il tuo cuore non è con me...?” Sansone ci riflette ancora per un giorno, poi al quarto cede, e le rivela che la sua forza risiede nei suoi lunghi capelli.

Beh un vero e proprio tradimento…
La sua perfidia non risiede tanto nel consegnare con l'inganno Sansone ai suoi nemici quanto nel portarlo a tradire la sua fede ed i suoi ideali. Ingannandolo, facendogli credere che lo amasse veramente, Dalila lo ha ridotto alla cecità e alla schiavitù.

Poi?
La notte Dalila lo fa addormentare sulle sue ginocchia, chiama un servo e gli fa radere completamente la testa. Persa la forza, Sansone viene sopraffatto dai Filistei: gli cavano gli occhi, lo portano a Gaza, lo legano con catene di rame e lo mettono a girare la macina della prigione.

Che succede poi?
Beh il resto della storia è a conoscenza di tutti. Abbandonato da tutti, Sansone chiede perdono a Dio, il quale gli rida’ la forza perduta.

Come la gestisce?
I Filistei celebrano un grande sacrificio in onore del loro dio Dagon per ringraziarlo di aver permesso la cattura del loro nemico. Per schernirlo chiamano ai festeggiamenti anche Sansone. Lui, agli uomini che lo tengono prigioniero, chiede di appoggiarsi alle colonne portanti della casa. Nella casa vi sono tutti i capi dei Filistei e sulla terrazza assistono allo spettacolo tremila persone. Allora Sansone invoca il Signore per vendicarsi dei suoi occhi, si mette tra le due colonne portanti e gridando «Che io muoia insieme con i Filistei!» con tutta la forza fa crollare la casa. Con lui muoiono più persone di quante ne abbia uccise in tutta la sua vita, Dalila compresa. E’ comunque, una vittoria che gli costa la vita. Poi i suoi fratelli e i familiari prendono il suo corpo e lo seppelliscono accanto a suo padre Menoach.

E Dalila? Prima di morire si pente?
Come nel caso del tradimento di Giuda, non c'è traccia di pentimento nella Bibbia.

Quindi due figure totalmente negative
Dalila è condannata dalla giustizia divina mentre la figura di Sansone rimane un archetipo della figura dell'eroe e rappresenta l’annichilimento prodotto dal fascino femminile - annichilimento dal quale Sansone riesce a scuotersi soltanto a prezzo del sacrificio estremo di sé.

Morale?
È una favola… ed io te l’ho raccontata.



 







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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://www.ceiam.it/node/499
http://it.wikipedia.org/wiki/Dalila_(Bibbia)
http://www.letteraturaalfemminile.it/sansoneedalila.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Sansone
http://tizianapennetta.it/index.php?option=com_content&view=article&id=81:sansone
www.youtube.com/watch?v=b8kMO-wSZkc






 
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