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ALLA CORTE DEI RE
Luigi XIV
Il Re Sole
(Saint-Germain-en-Laye, 1638 – Versailles, 1715)
Luigi XIV di Borbone fu il terzo re di
Francia e di Navarra della casata dei Borbone, regnò dal
14 maggio 1643 fino alla sua morte divenendo così il
sovrano più longevo della storia europea. Fu chiamato il
Re Sole. Primogenito di Luigi XIII di Francia e di
Anna d'Austria, la sua nascita apparve straordinaria e
molto strana, essendo avvenuta dopo ventitré anni di
matrimonio trascorsi senza che la regina avesse
partorito alcun figlio. La nascita fu considerata
eccezionale e miracolosa, tanto che il padre gli conferì
il nome di Luigi Deodato. Aveva compiuto appena 5
anni quando suo padre morì. Luigi ereditò il trono di
Francia, e fu nominata reggente la madre, che gestì il
potere assieme al Primo Ministro, il cardinale Mazarino.
Negli anni che vanno dal 1648 al 1652 la
Francia, in particolar modo Parigi, e’ invasa dalla
rivolta della Fronda, movimento di opposizione alla
politica del Cardinale Mazarino, che coinvolge sia il
popolo che una parte di nobilta’. Durante questi anni
avviene un episodio che turba profondamente Luigi XIV
ancora bambino, alcuni frondisti invadono il castello e
costringono la famiglia Reale e il Cardinale Mazarino a
fuggire nel cuore della notte. A seguito di questo
episodio Luigi XIV quando sale al potere prende un serio
provvedimento contro la nobilta’, si allontana da Parigi
e fa costruire a Versailles, al posto della vecchia
residenza di caccia di suo padre, un'immensa reggia dove
fa alloggiare i nobili e istituisce un complesso
cerimoniale per tenerli occupati e distrarli dalla
politica. Luigi XIV sceglie per emblema il sole: il
simbolo di ordine e regolarità. Regna il sole sulla
corte, i cortigiani e la Francia. Il Re Sole
addomestica tutti coloro che gli contestano il potere
facendo della sua vita di monarca un teatro perpetuo: il
suo andare a dormire, il suo svegliarsi, i suoi pasti,
le sue scappatelle amorose, le sue vestizioni, i suoi
abiti, i suoi animali da compagnia, i suoi
intrattenimenti e i suoi piaceri intimi. Il 10 giugno
del 1660 Luigi XIV sposa , a Saint-Jean-de-Luz,
l’infanta di Spagna Maria Teresa D’Austria , doppiamente
sua prima cugina (i genitori di Maria Teresa sono
fratelli dei genitori di Luigi). Il matrimonio,
imposto per ragioni politiche non va giù a Luigi, che
non sopporta la moglie fin dal primo momento, si
circonda di una considerevole quantità di amanti e
genera diversi figli illegittimi. La leggenda narra che
il giorno della morte di Maria Teresa il Re pronunci
questa frase: “E’ la prima volta che la Regina riesce
a darmi un’emozione”.
Dalla moglie Maria Teresa
di Spagna ebbe sei figli che morirono tutti prima di
lui: - Luigi, il Gran Delfino (1661-1711); - Anna
Elisabetta (1662), morta nel primo anno di vita; -
Maria Anna (1664), morta nel primo anno di vita; -
Maria Teresa (1667-1672); - Filippo (1668 – 1671);
- Luigi Francesco (1672), morto nel primo anno di vita.
Dopo la morte della regina, Luigi XIV sposò
morganaticamente Françoise d'Aubigné, marchesa di
Maintenon dalla quale non ebbe figli. Luigi XIV ebbe
molte amanti tra cui Françoise Athénaïs de Rochechouart
de Montermart, marchesa di Montespan e Françoise
d'Aubigné, marchesa di Maintenon che si era occupata,
come governante, dei figli avuti dal re e dalla Marchesa
di Montespan e che il re sposò in segreto dopo la morte
della regina Maria Teresa, avvenuta nel 1683.
A
Versailles fece allestire scale segrete per raggiungere
più facilmente le sue amiche. Dalle amanti ebbe i
seguenti figli illegittimi (molti dei quali
successivamente legittimati):
da Louise de La
Baume Le Blanc, duchessa de La Vallière: - Carlo
(1663), morto entro un anno - Filippo (1665 – 1666)
- Luigi (1665 – 1666) - una figlia morta appena nata
- Marie Anne de Bourbon, Mademoiselle de Blois, duchessa
de La Vallière, principessa de Conti, (1666 – 1739);
sposò Louis Armand de Bourbon Luigi, conte di
Vermandois (1667 – 1683)
da Françoise Athénaïs de
Rochechouart de Montermart, Marchesa di Montespan: -
un figlio morto entro un anno (1669) - una figlia
(1669 – 1672) - Luigi Augusto (1670 – 1736), duca di
Maine (legittimato) - Luigi Cesare (1672 – 1683),
conte di Vexin (legittimato) - Luisa Francesca (1673
– 1743), Mademoiselle de Nantes (legittimata) - Luisa
Maria Anna (1674 – 1681), Mademoiselle de Tours
(legittimata) - Francesca Maria (1677 – 1749),
Seconda Mademoiselle de Blois (legittimata); sposa
Filippo II di Borbone-Orléans - Luigi Alessandro
(1678 – 1737), conte di Tolosa (legittimato) da
Claudia de Vins des Oeillets: - Luisa di
Maisonblanche (1676 – 1718) da Maria Angelica de
Scorailles de Roussille, duchessa di Fontanges (1681)
- una figlia
Dall'ultima amante ufficiale, la
marchesa di Maintenon, il re non ebbe figli. Rimane il
fatto che quest'ultima fu quella più fortunata, perché
Luigi XIV la sposò segretamente dopo la morte della
moglie. La marchesa divenne consorte morganatica e
sostenne il sovrano negli ultimi anni di vita,
sopravvivendogli per quattro anni. Diede prova di
essere anche capace di spendere ingenti quantità di
denaro, supportando gli artisti che lavoravano al suo
comando per rendere sempre più potente la monarchia
francese anche sotto l'aspetto dell'immagine pubblica.
Egli fondò l'Académie française e la pose sotto il
proprio patronato.
Luigi XIV ordinò inoltre la
costruzione del complesso militare dell'Hôtel des
Invalides, per adibirlo a casa di riposo per militari.
Ampliò inoltre il palazzo del Louvre, così come altre
residenze reali. Negli anni ottanta del Seicento Luigi
XIV raggiunse il culmine della propria potenza ed
influenza nell'Europa e nel mondo. La celebre
espressione "L'état, c'est moi" ("Lo Stato sono io") gli
viene attribuita, perché famoso per aver instaurato una
monarchia assoluta, accentrando i poteri dello Stato
nella propria persona.
Il legame stretto di
parentela con la moglie e' probabilmente causa dell'alta
mortalità dei loro figli (di essi sopravvive
all'infanzia solo Luigi detto il Gran Delfino che
tuttavia non sopravvive al padre). Oltretutto, l'anno
seguente ci fu un focolaio di vaiolo di cui morirono
Luigi, duca di Borgogna (figlio del Gran Delfino)
assieme alla moglie Maria Adelaide di Savoia e al loro
figlio maggiore, il duca di Bretagna. Degli altri due
figli del Gran Delfino, uno, re di Spagna con il nome di
Filippo V di Spagna, dovette rinunciare alla successione
al trono di Francia in forza della Guerra di successione
spagnola, e l'altro, Carlo, morì anch'egli prima di
Luigi XIV.
Il re decise allora di estendere il
diritto di successione a due dei sette figli avuti dalla
Montespan, Luigi Augusto di Borbone, Duca del Maine e
Luigi Alessandro, Conte di Tolosa anche per impedire che
salisse al trono suo nipote Filippo II d'Orléans (che
comunque ebbe la reggenza per il piccolo Luigi XV).
Il 1° settembre 1715 alle ore 8:15 della mattina, alla
vigilia dei suoi 77 anni, Luigi XIV muore per una
cancrena senile alla gamba, circondato dai suoi
cortigiani, pochi giorni prima del suo settantasettesimo
compleanno e dopo 72 anni 3 mesi e 18 giorni di regno.
Gli successe il pronipote Luigi, Duca d'Angiò con il
nome di Luigi XV; unico principe di sangue reale erede
legittimo. Pare che, alla notizia della sua morte, la
Francia intera esultò e festeggiò, accendendo dei fuochi
di gioia; il suo feretro, trasportato a Saint Denis, fu
oltraggiato da sputi e fango che lanciava la folla: il
suo regno era stato troppo lungo per poterlo
rimpiangere. Il suo corpo fu sepolto nella basilica di
Saint Denis, dove, durante la Rivoluzione i resti
vennero dispersi dai rivoluzionari.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://it.wikipedia.org
FOTO GOOGLE IMAGE
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