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INTERVISTA
IMPOSSIBILE
Lita Grey
La Lolita di Charlot
Attrice americana. Secondo Charlie
Chaplin voleva diventare una star, voleva gloria, acclamazione e
soprattutto tanti tanti soldi. Secondo lei chiedeva solo
attenzione dal suo amato marito…
(Hollywood, 15 aprile 1908 – Los Angeles, 29 dicembre 1995)
"Era il 1921, avevo 13 anni,
l’incontro avvenne nella tavola calda di Hollywood.
Chaplin stava lavorando al cast del film “Il monello”.
Mi scritturò affidandomi una piccola parte. A sedici
anni invece mi affidò il ruolo di protagonista ne "La
febbre dell'oro" e durante le riprese mi convinse ad
avere rapporti sessuali con lui con la promessa che
un giorno mi avrebbe sposata.."
Lita Grey
è il suo vero nome madame? In realtà mi
chiamo Lillita Louise MacMurray e fu Charlie Chaplin a
darmi questo nome durante la lavorazione del film “La
febbre dell’oro”.
Lei è famosa per essere
stata la sua seconda moglie… Beh sì ebbi la
fortuna di incontrare il grande genio, ma, oltre che
moglie e madre dei suoi figli Charles Jr. e Sydney
Earle, sono stata anche un'attrice all’epoca del cinema
muto…
Le sue origini?
Provengo da una famiglia di origini spagnole. Sin da
bambina il mio sogno era di intraprendere la carriera
cinematografica.
Viene descritta come
un’adolescente spregiudicata vittima inconsapevole di
una madre senza scrupoli e cresciuta per un solo scopo:
trovare un ricco pollo da spennare. E’
facile dare credito alle parole di un vero genio, un
personaggio pubblico, universalmente acclamato,
sicuramente hanno avuto più credito delle mie. Una
battaglia persa… Mi sono sempre sentita Davide contro
Golia.
La storia racconta un incontro con
Chaplin quando ancora era bambina… Era il
1921, avevo 13 anni, l’incontro avvenne nella tavola
calda di Hollywood dove mia madre lavorava come
cameriera. Chaplin stava lavorando al cast del film “Il
monello”. Grazie all’intraprendenza di mia madre,
Chaplin mi fece immediatamente un’audizione e rimase
favorevolmente colpito da mio visetto vispo. Mi
scritturò con un contratto annuale affidandomi il ruolo
dell’angioletto tentatore nella scena del sogno del
vagabondo.
Anche sua madre venne
scritturata… Non esattamente, lei partecipò
insieme a me al cast del film “Charlot e la maschera di
ferro”. Recitammo insieme come addette alla cura della
moglie di Charlot.
Da questo momento il
celebre Charlot rimase legato alla vostra famiglia.
Charlie diventò per me una sorta di mentore, mi
consigliava, mi procurava scritture consentendomi di
guadagnare qualche soldino che permisero alla mamma di
lasciare il lavoro e seguirmi nella carriera.
A sedici anni vi fu l’occasione del nuovo film
di Chaplin La febbre dell'oro Lui cercava
una protagonista femminile in sostituzione della sua
prediletta Edna Purviance, avviata al tramonto
professionale.
Fu scelta lei… Mi
affidò la parte della protagonista… ma
soprattutto si innamorò di me…
Chaplin
era un noto don Giovanni… Lo sapeva? Sì sì
sapevo della sua passione per le ninfette. Anni prima
era stato sposato per breve periodo con una giovanissima
attrice.
Cosa successe?
Durante le riprese mi convinse ad avere rapporti
sessuali con lui con la promessa che un giorno mi
avrebbe sposata..
Un’altra versione dice
che fu sua madre Nana a tendere la trappola e a
spingerla nelle braccia dell’attore… Le cose
non sono andate così, ma se anche lo fossero Charlie non
si fece scrupoli per la mia minore età.
Lui aveva venti anni più di lei, infatti…
Accettai la sua corte e purtroppo rimasi incinta. Quando
lo seppe le cose precipitarono… Cercò di farmi abortire!
Come mai questo comportamento secondo lei?
Forse perché veniva dalla fallimentare esperienza del
precedente matrimonio con Mildred Harris e non era
propriamente interessato ad un secondo matrimonio.
Però la sposò… Beh rischiava una
denuncia per violenza carnale su una minore… comunque da
parte sua ci furono tante resistenze …
Cosa fece? Prima mi cacciò via, poi però per
placare la reazione dei miei familiari e soprattutto per
evitare uno scandalo mi sposò il 24 Novembre del 1924 in
una località segreta del Messico. Pensi che registrò la
nascita del bambino solo mesi dopo per far sembrare che
fosse stato concepito dopo il matrimonio, ma in realtà
Charles Spencer Chaplin junior nacque il 28 giugno 1925,
sette mesi dopo le nozze!!!
Lui non
voleva che si diffondesse la notizia del matrimonio…
Gli andò male anche in questo senso: la stampa si gettò
a pesce titolando sui giornali “Chaplin e la sua moglie
bambina”.
Pare che il giorno delle nozze
a qualche invitato sussurrò: "Be, ragazzi, è meglio del
penitenziario, ma non durerà”. In effetti
non durò, purtroppo ci imbarcammo in una storia
drammatica, non eravamo propriamente compatibili e tenga
conto che, a causa della gravidanza, avevo dovuto
abbandonare le riprese del film.
Nacque
Charles Jr. e l’anno dopo Sydney. I miei
figli furono i soli momenti felici di tutta l’unione.
Nel ’26 subito dopo la nascita del secondo figlio
presentai istanza di divorzio con la richiesta del
sequestro di tutte le sue proprietà.
Si
parla di ricatti e minacce da parte della sua famiglia…
E che sua madre si piazzò nella vostra casa al fine di
estorcere denaro… Vista la mia età mia madre
cercava di tutelarmi. Pensi che Charles tra le altre
cose mi chiedeva insistentemente di fare sesso con
un'altra donna.
Lui fuggì?
Braccato dalla giustizia riparò in luogo sicuro e
segreto con addirittura i negativi del film “Il circo”
sul quale stava lavorando.
A chi venne
l’idea di scrivere il famoso “Lamento di Lita”?
Si tratta di un opuscolo di 42 pagine scritto di mio
pugno. In realtà era una mia memoria difensiva che
sarebbe servita ai miei avvocati durante il processo.
Chissà per quale motivo l’opuscolo andò in
pasto alla stampa.. Questo non lo so, ma ciò
che era scritto era tutto vero compresi i
maltrattamenti, l’adulterio, le sue perversioni intime e
le richieste sessuali fuori dal comune.
Il divorzio divenne definitivo nel 1928…
Tutto ciò fu molto penoso. Nel dibattimento uscirono
fuori pubblicamente tutti i particolari intimi del
nostro rapporto. Per quanto mi riguarda mi fu
riconosciuto un risarcimento di quasi 1.000.000 dollari.
Decisamente una cospicua cifra…
Il patrimonio di Charlie si aggirava sui 16 milioni di
dollari, se fossi stata cattiva e opportunista avrei
potuto ottenere almeno la metà!
Secondo
Charlie Chaplin lei era una ragazza buona e
responsabile. Il problema furono i suoi avvocati i quali
si scagliarono contro di lui per proprio tornaconto.
Visto il suo comportamento il mio solo scopo fu quello
di distruggere la sua reputazione e la sua carriera.
Comunque mi accusò pubblicamente di essere una
"cercatrice d'oro"… .
Immagino lei non
fosse d’accordo. Io amavo Charlie. Gli avevo
dato due figli in poco meno di due anni. Purtroppo si
rivelò un megalomane ed un egoista e nei miei confronti
crudele e disumano. Sa cosa mi disse durante la prima
notte di nozze?
Dica. "Questo
rapporto non durerà a lungo. Ti renderò talmente pazza
di me che non potrai starmi lontana"..
L’immagine di Chaplin venne a dir poco screditata…
Lo scandalo, l’esborso finanziario e le evidenti
difficoltà provocarono a Charlie un collasso nervoso e
un invecchiamento precoce. Poi ci fu la messinscena del
ricovero in clinica…
Non era vero?
Ormai recitava anche fuori dal set. Era diventato
davvero un attore a 360 gradi.
Lei si
ritrovò appena diciottenne con una montagna di soldi…
Proseguii la mia carriera artistica attraverso
apparizioni in musical e vaudeville, poi mi trasferii in
Europa. Mi ritirai definitivamente dalle scene nel 1949.
E’ a conoscenza che il suo nome e la sua
personalità ispirarono in parte Vladimir Nabokov per il
suo romanzo Lolita. La protagonista non mi
somiglia assolutamente, ma non posso nascondere che mi
fece molto piacere.
Sentì ancora Chaplin?
No. Charlie continuò a cercare compagnie giovanissime
come la ventunenne Paulette Goddard o la diciassettenne
Ooona o'Neil di oltre 30 anni più giovane di lui. Altri
eventi dimostrarono che in fondo in fondo non avevo
totalmente torto.
Lita Grey si sposò
altre tre volte. Nel 1965 diede alle stampe la propria
autobiografia. L’ultima apparizione televisiva
nell’intervista rilasciata a Kevin Brownlow e David Gill
per il loro documentario-tributo Chaplin sconosciuto
(1982), nella quale racconta dei suoi tristi giorni
quale moglie del gigante della cinematografia. Nel
dicembre del 1995 un cancro concluse l’esistenza di Lita
Grey Chaplin, ad 87 anni. Riposa presso il Pierce
Brothers Valhalla Memorial Park, a Hollywood.
|
INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://www.huffingtonpost.it/
http://it.wikipedia.org/wiki/Lita_Grey
http://nannarelle.blogspot.it/
FOTO GOOGLE IMAGE
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