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INTERVISTE IMPOSSIBILI
 

 
 

AMANTE DI RE CARLO II

Louise de Kerouaille
L'amante cattolica
Francese, cattolica, e ovviamente impopolare tra i sudditi di sua maestà. Era una nobile bretone, molto bella, che divenne dama d'onore di Madame d’Orange, Enrichetta Anna Stuart, la vivacissima sorellina minore di Carlo II sposata con Filippo di Francia.

 

(1649 - 1734)
.

 
Quando Madame d’Orange andò in Inghilterra per rivedere suo fratello dopo molti anni, Louise l'accompagnò e per Carlo fu un colpo di fulmine……..

Madame quali sono le sue origini?
Sono figlia di Guillaume de Penancoët, signore di Kérouaille e di Marie de Ploeuc de Timeur . Fui mandata giovanissima alla corte della duchessa Enrichetta Anna d'Inghilterra, sorella di Carlo II. Del resto la mia famiglia prospettava per me un futuro di amante ufficiale.

La sua famiglia era originaria della Bretagna, vero?
Sì, appartenevamo al casato di Quérouaille poi cambiato in Kérouaille. Anche se in Inghilterra venne successivamente storpiato in Carewell che stava ad indicare la mia propensione a scialacquare denaro…

Madame, lei è conosciuta come una delle amanti di Carlo II , ci può raccontare come avvenne il primo incontro?
Come dama d’onore nel 1670 seguii la duchessa Enrichetta in una visita a Carlo II nella città di Dover. Sua maestà iniziò a farmi subito una corte spietata.

Al tempo correva voce che lei fosse l'agente segreto in gonnella di Luigi XIV… e che fosse stata inviata dalla corte di Francia per entrare nelle grazie del sovrano inglese.
Alla morte della duchessa Enrichetta, molto probabilmente per avvelenamento, anche se la versione ufficiale asseriva peritonite, diventai dama di corte della moglie di Carlo, la regina Caterina di Braganza. Questo mi procurò diverse invidie tra cui queste ridicole voci messe in giro dall’ambasciatore inglese in Francia, il duca Ralph Montagu, per sostituirmi con la sua preferita Hortense Mancini…

Perché pensa che Enrichetta sia stata ammazzata?
Semplice, la duchessa aveva sposato Filippo I d'Orléans fratello minore di Luigi XIV, il Re Sole. Correva voce che suo marito preferiva la compagnia di gentiluomini e fosse l’amante del Cavaliere di Lorena. Enrichetta, che a quanto pare aveva una relazione con il cognato, usò la sua influenza per far esiliare il favorito del marito. Al che gli amici di quest’ultimo organizzarono un complotto per eliminarla.

Torniamo alla corte d’Inghilterra, Carlo come si comportò di fronte alle accuse nei suoi confronti?
Non prese assolutamente in considerazione quelle dicerie anche se viste le sue debolezze provò per qualche tempo la Hortense per poi ricredersi quando furono manifeste le sue tendenze lesbiche.

Fonti ufficiali dicono che il re al tempo fosse distratto da Barbara Palmer.
Barbara era caduta in disgrazia e non era più amata né dal re né dalla corte. Naturalmente ambivo a sostituirla, ma non volevo subito soccombere al re in quanto avevo paura di perdere la mia virtù senza nulla in cambio. Solo successivamente divenni la sua amante ufficiale.

Nonostante la nascita di vostro figlio Charles Lennox la corte fu sempre diffidente nei suoi confronti… per la sua fin troppo manifesta relazione con la Francia.
Sono stata sempre orgogliosa di essere francese e rimasi sempre fedele al mio re, Luigi XIV. Per questa ragione Luigi mi inviava di frequente ricchi doni. Ma non c’era nulla di losco e tutto avveniva alla luce del giorno.

Veniva detestata anche per il suo modo di porsi…
Io ero l’amante di Carlo, la favorita e sinceramente degli altri esponenti di corte non me ne interessava nulla. Pensi che cercarono di favorire altre amanti, tipo attricette come Nell Gwyn, per scalzarmi. Tra le altre cose mi si rimproverava una certa rapacità nell'attingere alle casse del Tesoro. Cosa assurda in quanto il re era così generoso nei miei confronti che sinceramente non avevo bisogno di altro denaro.

In effetti nel 1673 le furono conferiti i titoli di baronessa di Petesfield, contessa di Fareham e di duchessa di Portsmuth…
Tenga conto che mio figlio divenne Duca di Richmond. Per quanto riguarda le mie rendite erano a dir poco enormi: solo nel 1677 ricevetti dal sovrano all'incirca 27.300 sterline. Sotto pressione di Carlo II la corte di Francia, oltre ai consueti doni che mi inviava regolarmernte, mi accordò il titolo ed i privilegi di pari di Francia.

Dicono che avesse un’indole molto calcolatrice…
Il mio diarista personale John Evelyn mi descrisse come una donna dal carattere forte e deciso sotto una apparente esteriore fragilità facendo specificamente riferimento al mio viso da bambina. Sinceramente c'era poco di calcolatrice in tutto questo. Ho servito il re e non mi sono mai preoccupata di ottenere nulla in cambio, ad esclusione, naturalmente, dell'avvenire di mio figlio. Tutto quello che ho ottenuto, come le ho detto prima, è la conseguenza logica di una meravigliosa storia d'amore e della generosità di Carlo.

Ma i sudditi di sua maestà nutrivano un forte sentimento di odio nei suoi confronti.
La contestazione era di ordine religioso e non aveva assolutamente nulla di personale. Io ero cattolica e i protestanti avevano il timore che a lungo andare convincessi il re alla conversione, che poi comunque avvenne ma non per mia volontà.

Nell Gwynne, amante di Carlo, la chiamava "Squintabella"…
Non ricordo la cosa, ma ricordo che Nell andava ripetendo: “Io sono la puttana protestante, lei quella cattolica”

Nonostante l'antipatia e l'odio riuscì a rimanere l’amante del sovrano fino alla fine dei giorni di Carlo.
Ero molto apprezzata da Carlo sia come donna che come amante da letto. Io e Carlo avevamo un rapporto molto stretto, lui mi riconosceva un'eleganza e una classe al di sopra di qualsiasi donna di corte e delle sue tante amanti sparse nel regno. Tra le altre cose mi elogiava come padrona di casa riconoscendomi uno spiccato gusto nell’arte dell’intrattenimento e della decorazione.

Ma ci furono anche enormi difficoltà mi sembra di capire…
Le ho accennato prima alla questione religiosa molto sentita da queste parti. Tra le altre cose uscii incolume dal “Popish Plot” il famoso complotto papale che mirava, con la complicità della regina, ad eliminare fisicamente il re. Io del resto fiera delle mie origini e della mia cultura continuai a ostentare la mia fede cattolica!

Nel 1677 fu colpita da una lunga malattia…
Esatto, tornai temporaneamente in Francia nel 1682. Ma nel 1685 mi precipitai a Londra al capezzale del re. Assistetti alla sua morte, che nel frattempo sul letto di morte si era convertito al cattolicesimo.

Dopo la morte di Carlo II la sua influenza precipitò rapidamente. Così Louise si trasferì in Francia dove rimase sino alla fine dei suoi giorni perdendo tutti i privilegi e le rendite di cui godeva. Visse nella città francese di Aubigny, tormentata dai debitori. A sostenerla economicamente furono Luigi XIV prima e, alla sua morte nel 1715, Filippo II d'Orléans, reggente durante la minorità di Luigi XV Morì a Parigi il 14 novembre 1734.
Da lei discendono Diana Spencer e Camilla Parker Bowles, prima e seconda moglie di Carlo attuale erede al trono d'Inghilterra. La zia Renée Mauricette de Ploeuc de Timeur sposata a Donatien de Maillé, Marchese de Carman, erano i bisnonni, in linea maschile, della madre del Marchese de Sade.
Nella letteratura Louise è protagonista dei romanzi: "L'amante francese" di Susan Holloway Scott, "Gli amori di Carlo II" di Jean Plaidy e di "Dark Angels" di Karleen Koen



 




 





ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
FONTI
.http://it.wikipedia.org/
www.wikideep.it



 













 
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