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INTERVISTE IMPOSSIBILI
ALLA CORTE DEI RE
Madame de Maintenon
La moglie morganatica
Dopo la morte della Regina, prese il
posto di Maria Teresa divenendo la moglie morganatica di Luigi XIV.
In sostanza la Regina Segreta di Francia.
(Niort,1635 –
Cyr-l'École, 1719)
.
.Il Castello di Maintenon si
trova nei dintorni di Parigi, non distante dal castello
di Rambouillet. La sua storia è ancorata al periodo
medioevale, ma quando si legge il nome di Maintenon,
indipendentemente dalle origini storiche, la mente non
può che fissarsi sull'ultima delle tre grandi amanti del
Re Sole, Françoise d'Aubigné de Maintenon, vedova del
poeta Scarron, la quale, dopo la morte della Regina,
prese il posto di Maria Teresa divenendo la moglie
morganatica di Luigi XIV. In sostanza la Regina Segreta
di Francia. Madame de Maintenon mi riceve negli eleganti
giardini disegnati da Le Notre, il giardiniere di Re
Sole, sullo sfondo il maestoso torrione a base quadrata
e l’acquedotto di Vauban che aggiungono al luogo un
incantevole fascino di fine cinquecento.
Madame
indossa elegantemente un vestito bronzo e oro con il
collo chiuso dalla caratteristica gorgiera di lino a
cannelli inamidati. Dal vestito pendono fronzoli e
gioielli a goccia, è truccata pesantemente, il rossetto
color aragosta mette in risalto le labbra strette ma
sensuali. L’acconciatura dei suoi bellissimi capelli
neri è impreziosita da fili di perle. Sa di lavanda e
maggiorana, le sue mani ammorbidite da pasta di
mandorle, il suo aspetto è giovanile, il suo viso
affascinante, forse il fatto che non abbia avuto figli
l’ha aiutata a conservarsi signorile ed elegante.
Sappiamo che anche in età avanzata il re l’ha onorata
dei suoi favori compiendo con regolarità i doveri
coniugali.
Madame, iniziamo dalle sue origini?
La mie origini non sono certamente nobili, infatti sono
nata nel carcere di Niort, dove era imprigionato come
falsario mio padre Constant d'Aubigné.
A nove
anni la troviamo nella Martinica… Seguii i miei
genitori nelle Antille, dove mio padre pensava di farsi
nominare governatore di Marie-Galante. Dopo qualche
mese, vanificate le speranze di mio padre, facemmo
ritorno in Francia.
Suo padre era figlio del
celebre poeta calvinista Théodore Agrippa d'Aubigné ,
aiutante ugonotto di Enrico IV. Fui battezzata
cattolica, ma dopo il rientro in Francia, trovandoci in
miseria, fui accolta insieme ai miei due fratelli da mia
zia ugonotta Madame de Villette. In quella casa
protestante si respirava un’aria serena e decisi di
abbracciare la fede protestante.
Ma non durò
molto… A 14 anni trovai lavoro come serva presso la
mia madrina Madame de Neuillant. Lei, cattolica
osservante, fece del tutto per riportarmi al
cattolicesimo. Viste le mie resistenze mi sistemò dalle
Orsoline a Parigi in modo che ne uscissi riconvertita e
abiurassi la fede calvinista.
A quanto pare ci
riuscì… A 17 anni non compiuti riabbracciai la fede
cattolica e mi fu proposto di sposare il poeta Paul
Scarron.
Più che moglie ricoprì il ruolo di
infermiera e segretaria… Paul era più vecchio di me
di 25 anni ed era infermo per via di un’artrite
deformante.
Perché accettò? Ero di fronte
all’aut aut, vale a dire sposarmi senza dote o rimanere
in convento con la prospettiva di una vita di clausura.
Quel matrimonio durò otto lunghi anni… Esatto lo
sposai nel 1652 e lui morì nel 1660. Durante quel
periodo, con l’aiuto di Paul, divenni l'animatrice del
salotto letterario aperto da mio marito. Era frequentato
praticamente da tutti gli intellettuali dell'epoca, tra
cui Jean Racine, Madame de Sévigné e soprattutto
Athénais de Montespan, la favorita di Luigi XIV e madre
di 7 dei suoi tanti figli.
A 25 anni restò
vedova… Paul mi aveva dato in eredità tanta cultura
ma mi aveva lasciato senza un soldo. Ed allora feci
tesoro di quell’esperienza sfruttando l’arte del piacere
e un giro di rapporti sociali significativo.
Quindi sfruttò l’amicizia con Athénais de Montespan…
Pur non essendo ancora ufficialmente la favorita del re
mi fece avere una piccola rendita e mi affidò i suoi
bastardi reali: Luigi Augusto e Luigi Alessandro.
Cosa apprezzava in lei Madame de Montespan? Mi
trovava una persona discreta e divertente. Tra noi si
stabilì un ottimo rapporto ed a me non costava nulla
rimanere all’ombra della favorita del re.
Queste
doti furono riconosciute anche dal re… Sua maestà mi
trovava dolce e disponibile rispetto all’amante che col
passar del tempo diventò diffidente e collerica.
Il rapporto con il re divenne più stretto quando da
Vaugirard si trasferì a Versailles… Nel 1973 sua
maestà legittimò i due figli della Montespan e quindi mi
trasferii con i bambini nel Palazzo Reale.
Ed il
re si innamorò pazzamente di lei… Mi confidava di
essere stanco delle donne leggere, che ipocritamente
fingevano pudore. In me vedeva la donna saggia e
protettiva.
Come mai cambiò nome, da Françoise
d'Aubigné Scarron a Madame de Maintenon? Il re mi
donò una somma importante perché potessi avere una terra
tutta per me. Scelsi questa splendida proprietà, e il
re mi proclamò Madame de Maintenon spazzando via in
questo modo il nome del mio precedente matrimonio.
Nel frattempo cadde in disgrazia Madame de Montespan
Dopo l’indagine sui fabbricanti di veleni e la scoperta
che a ricorrere a sortilegi e pozioni erano soprattutto
donne nobili, oltre la favorita caddero in disgrazia
tutte le cortigiane. La vicenda ebbe un grande effetto
sul re e per dare un colpo di freno a tutte le
chiacchiere di palazzo rinunciò poco a poco a tutte le
sue amanti, quindi la decisione fu soprattutto politica.
Quindi si confidò con lei? Il re non aveva amici,
ma solo uomini di fiducia, servitori e conoscenti. Ed io
soprattutto non ero compromessa con fattucchiere e non
pretendevo nulla da lui, ero semplicemente orgogliosa di
servirlo nel mio ruolo di governante.
Ma poi
venne a mancare la regina Maria Teresa… Per me fu una
grande sorpresa quando mi disse che di fatto essendo la
vera coppia parentale dei figli della Montespan avremmo
dovuto suggellare il nostro rapporto con un matrimonio.
Davvero non credevo si arrivasse a tanto…
Del
matrimonio non c'è traccia negli archivi… Ci sposammo
segretamente appena due mesi e mezzo dopo la morte della
regina. La cerimonia si tenne nella notte fra il 9 e il
10 ottobre 1683 e diventai la moglie morganatica del re.
Quindi non una vera e propria moglie… Il
matrimonio morganatico sancisce la relazione personale
tra due soggetti di condizione sociale diversa che
impedisce il passaggio alla moglie dei titoli e dei
privilegi del marito. Ciascuno dei due mantiene la
propria posizione sociale originaria, e i figli nati in
questo tipo di matrimonio non sono bastardi, ma neppure
legittimi.
Luigi XIV aveva allora 45 anni e lei
addirittura 48. In mezzo a tante sirene giovani e
belle non fu facile attirarlo a me, ma lui in quel
momento aveva bisogno di rigidità morale e austerità ed
io lo accompagnai nel percorso di mortificazione dei
sensi e di penitenza per i suoi precedenti amori
peccaminosi.
Nei confronti della corte la sua
posizione non era del tutto chiara… Non ero né la
regina, ma neppure una concubina. In privato venivo
chiamata "Maestà", ma in pubblico occupavo l'ultimo
posto. Pensi che abitavo al piano nobile, ma al posto di
un'amante, nelle quattro stanze che davano a nord sulla
corte. Non andavo quasi mai dal Re, di solito era lui a
farmi visita. Non avevo accesso alla tavola del Re ed
evitavo ogni attività mondana al di fuori dei
divertimenti ufficiali.
Le fu attribuita una
grande influenza sul re e sulla corte… Beh a corte
cambiarono molte cose ed il clima divenne di devozione e
rigore e per questo motivo venni additata come la causa
di ogni male.
Ma poi col passar del tempo le cose
cambiarono… Sul piano intellettuale e morale ci
allontanammo. Lui si sentiva in pace con se stesso ed io
a quel punto mi ritrovai senza più alcun obiettivo
concreto. Sentivo crescere dentro me una forte
inquietudine religiosa, che mi portò a circondarmi di
una piccola schiera di persone devote, tra cui l'abate
Fénelon che mi convinse di essere stata scelta da Dio
"per proteggere tutto il bene e per reprimere tutto il
male".
Tra le altre cose fondò la Maison royale
de Saint-Louis… Esatto era un collegio dove si
insegnava Etica Morale a fanciulle nobili e povere. Mi
occcupavo della salvezza delle loro anime in vista del
matrimonio e del loro futuro nel mondo.
Intanto
l'abate Fénelon tenta di infiltrarsi nel governo e per
suoi fini manipolarlo, una situazione identica allo
scandalo dei veleni di pochi anni prima, il re come
reagì? Visto che Fénelon era mio amico avevo il
timore di cadere in disgrazia, temendo di essere
accusata di complotto politico. Chiesi udienza al re
dichiarandogli di essere stata tratta in errore da
quell’individuo.
E il re? Luigi non mi rivolse
la parola per qualche tempo, ma poi giunse il perdono ed
il re tornò ad onorarmi delle solite attenzioni
facendomi frequenti visite…
Nel 1715 il re muore…
Il re appariva sempre più sofferente, si stancava
facilmente e qualche mese prima del decesso iniziarono i
preparativi per la morte. In quella circostanza temetti
per il mio futuro e soprattutto per la regola che quando
un Re muore venivano scacciate senza troppi riguardi
amanti, favorite e concubine. Del resto il matrimonio
era sempre stato tenuto segreto ed io non avevo appoggi.
Come andò a finire? Filippo d'Orléans mantenne la
promessa fatta a Luigi XIV di proteggermi. Quindi il
nuovo re accolse il mio desiderio di ritirarmi a
Saint-Cyr.
Françoise, Madame di Maintenon,
si spense serenamente a Saint-Cyr il 15 aprile 1719.
Ormai vecchia, dettò lei stessa un geniale epitaffio
della propria vita, a mo' di drappo trionfale lanciato
su pettegolezzi e invidie sconfitte: «Selon la longue
expérience que j'ai accumulée maintenant que j'ai
dépassé les 80 printemps, j'ai pu constater que la
Vérité n'existe qu'en Dieu et que le reste n'est qu'une
question de point de vue» «Nella lunga esperienza che
ho accumulato - giacché ho superato le 80 primavere - ho
potuto constatare che la Verità esiste solo in Dio, e il
resto non è che questione di punti di vista»
Viene sepolta a Saint-Cyr. Durante la Rivoluzione i suoi
resti furono tirati fuori dalla tomba e abbandonati nel
cortile, poi raccolti e depositati in una cassa in
soffitta, dove furono ritrovati solo dopo i
bombardamenti del 1945. Furono portati nell'oratorio
della cappella di Versailles e poi riportati
definitivamente a Saint-Cyr.
|
ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE FONTI
.http://it.wikipedia.org www.palazzodellarosa.it
www.baroque.it
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