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INTERVISTE IMPOSSIBILI
ALLA CORTE DEI RE
Madame de Montespan
La Favorita
Françoise-Athénaïs de Rochechouart de
Mortemart, marquise de Montespan, fu la più famosa
Maîtresse-en-titre del re Luigi XIV di Francia, al quale diede sette
figli... "Aveva quella grazia voluttuosa senza la quale la bellezza
stessa non basta a sedurre.” (Duca A.J. de Noailles)
(Lussac-les-Châteaux, 1640 Bourbon-l'Archambault, 1707) .
E’ bella Athénaϊs dalle
fattezze nobili e delicate, la posa degna di
un’aristocratica. Nelle sue vene scorre sangue blu come
nel suo bellissimo viso, un ovale perfetto. Ha i capelli
biondi, gli occhi azzurri, il naso importante in linea
con il tempo, e una bocca piccola maliziosamente
arricchita.
I suoi denti sono di un colore bianco
brillante, caso raro nel XVII secolo. Athénaϊs è alta,
statuaria e soprattutto proporzionata, con un seno
generoso, che ostenta in modo disinteressato, sicura
dell’effetto che genera ai miei occhi curiosi. La sua
carnagione è perlacea, ha bellissime mani. Athénaϊs sarà
sempre sicura del suo fascino e della sua avvenenza.
Madame, lei è di origini nobili vero? Provengo da
una delle più antiche famiglie di Francia, il Casato dei
Rochechouart. Mio padre Gabriel de
Rochechouart-Mortemart era il governatore dell’Ile de
France. Fui battezzata nella chiesa di Saint-Maixente
con il nome di Françoise che sostituii con Athénaϊs,
molto più altisonante e adatto alla mia personalità.
Come fu la sua adolescenza? Ricevetti una buona
educazione nel convento di Sainte-Marie-à-Saintes ma fui
una pessima allieva. Ancora oggi mi capita di fare
terribili errori di ortografia, ma grazie alla mia
ambizione nel tempo sono riuscita a farmi una cultura
passabile.
A diciannove anni entrò in società…
Mi trasferii a Parigi e cominciai a frequentare insieme
alle mie sorelle ricevimenti e salotti esclusivi. Venni
scelta come damigella d'onore della cognata del re, la
Principessa Enrichetta Anna d'Inghilterra. In seguito,
grazie al legame tra mia madre e la regina vedova Anna
d'Austria fui designata ad essere la dama di compagnia
alla moglie del re, Maria Teresa di Spagna
Tra i
tanti ammiratori scelse in sposo Louis Henri de
Pardaillan de Gondrin. Come mai? Veramente non lo
scelsi direttamente. Ero fidanzata con suo fratello, ma
una sera dopo un ballo al Louvre fu ucciso in duello. I
nostri familiari si misero d’accordo e sposai il
fratello minore. Le nozze si celebrarono nella Chiesa di
Saint-Eustache. Louis Henri aveva un anno meno di me.
Ebbe due figli…. Marie Christine e Louis Antoine,
furono allevati dalla nonna paterna e quindi non
ostacolarono la mia attività di dama di corte. Tra
l’altro vivevamo in una piccola casa vicino al Louvre,
ciò mi permetteva di presenziare a corte e svolgere lì i
miei doveri come dama di compagnia della Duchessa
d'Orléans.
Matrimonio felice? Ahimè…
economicamente non avevamo un reddito sufficiente per
vivere a corte anche perché sia io che mio marito
avevamo le mani bucate: lui dedito al gioco e io avevo
bisogno di costose toilettes e bei vestiti per la mia
attività. Per rispondere alla sua domanda devo dire che
non fu né felice e tantomeno d’amore, il marchese tra le
altre cose era un tipo violento e spesso alzava le mani
anche per futili ragioni.
Nel 1664 divenne Dama
d’onore della regina Maria Teresa… Finalmente
stabilizzai la mia posizione a corte e riuscii ad
entrare in ottimi rapporti con Madame de La Vallière.
Il tutto con un obiettivo preciso… Beh sì,
sedurre il re accattivandomi la fiducia della sua
favorita.
Ma il piano subì delle significative
variazioni a suo favore… Fu la stessa Madame de La
Vallière a favorire i nostri primi incontri. Lei si era
accorta della stanchezza del re nei suoi confronti e per
rinnovargli l’ardore mi invitava nei suoi appartamenti
all’Hotel Brion credendo che avessi il fascino giusto
per intrattenere il re. Comunque, nonostante questi
aiuti, non fu una cosa facile, tenga conto che Louise
era madre di tre dei figli del re.
E lei cosa ci
avrebbe guadagnato? In questo modo il sovrano si
sarebbe sentito meno annoiato e sarebbe andato più
volentieri a trovarla, ma fu un errore madornale e un
pessimo calcolo. Iniziammo a frequentarci e non
trascorse neanche un mese che sua maestà confessò a
Madame de La Vallière di essersi invaghito della
sottoscritta anche se si rifiutò di troncare
definitivamente i rapporti con la Vallière, alla quale
era ancora profondamente affezionato. Lei alla fine si
ritirò in un convento di carmelitane e prese i voti,
assumendo il nome di suor Luisa della Misericordia.
Dalle cronache del tempo leggo: “Tutti ammiravano i
suoi capelli biondi, gli occhi azzurri, l’eleganza della
sua figura; in una parola, una bellezza trionfante da
far ammirare a tutti gli ambasciatori”. Era consapevole
della sua bellezza? Diciamo che i miei lineamenti
corrispondevano perfettamente ai canoni estetici del
tempo. Ma cercavo di conquistare l’ammirazione dei
presenti con il mio spiccato senso dell’ironia e una
conversazione mai banale.
E cosa la colpì di
Luigi? Era nato per essere re. L’incedere era
maestoso con una corporatura ben proporzionata. Ma ciò
che mi colpì di più della sua persona furono i tratti
leggeri del viso, lo sguardo che incuteva timore, e la
voce, che aveva un suono bello e melodioso. Mai nulla
di più imponente aveva colpito il mio sguardo. Mi parve
immediatamente degno di comandare e se la sua nascita
non lo avesse già chiamato al trono lo si sarebbe dovuto
scegliere per metterlo a capo della nazione.
Quando ufficializzaste la vostra relazione? Circa sei
mesi dopo, nel maggio del 1667 anche se da tempo eravamo
sulla bocca di tutti.
In questi casi i mariti
delle favorite facevano buon viso a cattivo gioco. La
maggior parte si mostrava compiacente di dover dividere
le proprie consorti con il re. Suo marito come reagì?
Appena lo seppe ebbe una reazione a dir poco violenta
coprendosi di ridicolo. A palazzo si ironizzava ad alta
voce sulle sue corna chiedendo che fossero alzate le
porte per permettergli di passare.
La corte cosa
disse? Ne fu indignata! Il comportamento di mio
marito appariva vergognoso per la morale dell’epoca.
Pensi che addirittura la regina, di solito gelosissima,
fu dalla mia parte. Il sovrano dal suo canto, stanco di
questi eccessi, lo fece rinchiudere nella Bastiglia.
Uscì un anno dopo e qualcuno gli diede la notizia che
avevo dato un figlio al re.
Si parla addirittura
di una messa in scena per celebrare la sua morte… Sì
mi fece un funerale da viva nel castello di Bonnefont,
durante il quale informò tutti che era appena avvenuta
la morte della moglie “uccisa dalla civetteria e
dall’ambizione”.
Intanto si consolidava una
stupenda storia d’amore… Dalla nostra relazione
nacquero otto figli, tutti legittimati. Luigi aveva
occhi solo per me e soddisfaceva ogni mio capriccio
regalandomi gioielli, denaro e palazzi.
Perché fu
chiamata da alcuni la vera Regina di Francia? Beh non
mi limitavo esclusivamente al mio ruolo di amante del
re, ma cercavo di interessarmi anche delle questioni
politiche e sociali tenendo sempre in alto il nome del
re. Così facendo acquistai autorevolezza al punto che i
ministri di corte ed i generali ancor prima di essere
ricevuti dal re mi chiedevano udienza.
Come erano
i rapporti con la regina Maria Teresa? La regina mi
detestava, non sopportava i miei interessi che andavano
oltre il talamo. Di sicuro rimpiangeva Louise La
Valliére. Parlando di me una volta disse: “Quella
puttana mi farà morire!” Riferendosi alle mie numerose
gravidanze che divennero di dominio pubblico.
Non
potette però evitare di condividere il re con un'altra
amante… Già, si trattava di Gabrielle una delle mie
sorelle. Molto più giovane e più bella di me. La cosa
fece molto scandalo, non per il fatto che il re avesse
preso un’altra amante ma perché ufficialmente ne aveva
due. Ci portava nella carrozza della regina consentendo
al popolo di vedere non una ma due regine mentre quella
vera rimaneva a palazzo.
Nonostante le cose tra
voi andassero nel verso giusto c’era sempre una minaccia
in agguato… Mi rassicurava ogni giorno dicendomi che
ero più bella, più brillante e più divertente di Louise,
ma solo a parole perché di fatto ero a conoscenza dei
loro incontri più o meno segreti. Tenga conto che la
relazione con Madame de La Vallière era durata ben sei
lunghi anni ed io volevo trovare un posto stabile nelle
attenzioni del re.
E lei cosa fece? Quello che
farebbe qualsiasi innamorata… Feci ricorso a sortilegi e
filtri d’amore con l’aiuto della strega, La Voisin, in
modo da togliere definitivamente la candida Louise dal
cuore del re.
Per questo motivo subì un processo?
Le accuse nei miei confronti erano infamanti. E cioè che
avevo assoldato la fattucchiera per avvelenare prima
madame de La Vallière e più tardi Angélique de
Fontanges, la nuova bellissima fiamma diciottenne del
sovrano.
Ma in realtà? Volevo solo spaventare
le pretendenti, nulla più.
Ma nell’Affare dei
Veleni (Affaire des Poisons ndr) si parla di messe nere
durante le quali venivano martoriati dei corpi nudi e
venivano sgozzati dei neonati .. Guardi, la mia unica
colpa è di aver ingaggiato la Voisin e di aver
somministrato al re dei filtri d’amore a base di
escrementi di capra e bava di rospo. Ero gelosissima e
quando seppi che il sovrano in quel periodo soffriva di
forti emicranie e di mancamenti che gli impedivano di
ricevere le sue amanti, ne fui estremamente felice.
Nonostante questo, il re fu irremovibile nel far
cancellare le accuse contro di lei. Ero la madre di
otto dei suoi figli, credo che fosse il minimo. Scrisse
una lettera ai magistrati di questo terrore: “Nessuno
scandalo su Madame de Montespan. Impongo formale divieto
di dar lettura di documenti che la riguardino”. Il mio
nome scomparve dall'inchiesta mentre la strega Voisin fu
arsa viva.
Ma il suo regno iniziò a vacillare…
Erano passati 13 anni da quel lontano 1667 quando danzai
per la prima volta con Luigi al Louvre. Lo vidi per
l’ultima volta nel 1680 durante un ricevimento. Durante
quell’incontro ammisi le mie colpe ma che tutto ciò
l’avevo fatto per amore, solo per amore.
Luigi
come reagì? Era inorridito. Non volle più sapere
nulla di me. Mi perdonò come madre dei suoi figli ma non
volle più rivedermi. Iniziò a frequentare la governante
dei nostri figli, Madame de Maintenon. Alcuni mesi dopo
era già la favorita in carica e nel 1684, dopo la morte
della regina, divenne la moglie morganatica del re.
Athénaϊs rimase a corte per altri dieci anni.
Lasciò Versailles nel 1691 per ritirarsi nel convento de
Filles de Saint-Joseph, in rue Saint-Dominique a Parigi
con una pensione di mezzo milione di franchi. Nel suo
lungo ritiro donò grandi somme per ospedali e enti di
beneficenza. Fu anche una mecenate generosa delle
lettere, e fece amicizia con Corneille, Racine e La
Fontaine. Trascorse gli ultimi anni della sua vita in
una penitenza molto severa in provincia, a
Bourbon-l’Archambault, dove morì il 27 maggio 1707. Fu
sicuramente una delle donne più belle della sua epoca ma
anche una delle creature più assurde del regno del Re
Sole.
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
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