|
HOME
CERCA NEL SITO
CONTATTI
COOKIE POLICY
INTERVISTA
IMPOSSIBILE
Sylvia Kristel
Emmanuelle
Modella e attrice olandese, mito del
cinema erotico
Utrecht, 28 settembre 1952 Amsterdam, 17 ottobre 2012
Madame la sua infanzia?
Mio padre era un campione di tiro a volo e gestore di un
albergo a Utrecht. Da parte dei miei genitori ricevetti
un’educazione religiosa molto severa.
Dalla sua autobiografia “Svestendo Emmanuelle” leggo che
la sua adolescenza non fu felicissima… A
nove anni ebbi il primo incontro ravvicinato con il
sesso e fu scioccante! Un inserviente dell'albergo
gestito dai miei abusò di me. A 14 anni poi mio padre
piantò mia madre per un'altra donna. Un tradimento che
non riuscii mai a perdonargli.
Forse per
questo a 17 anni decise di intraprendere la carriera di
indossatrice? Beh, prima di tutto mi piaceva
quel mondo ed ero cresciuta con il sogno di diventare
famosa, ma senz’altro il rigore della mia famiglia e
quegli avvenimenti contribuirono notevolmente a quel
tipo di scelta.
A 19 anni la svolta…
vinse il concorso di bellezza Miss Tv Europea…
Quella vittoria mi aprì le porte del cinema, dove
esordii nello stesso anno con un film l'erotico:
“L'amica di mio marito”.
Nello stesso
periodo nacque una tenera amicizia con lo scrittore e
poeta belga Hugo Claus Andammo a vivere
insieme. Con lui feci molti viaggi in giro per il mondo
che mi permisero di apprendere l'inglese, il francese,
il tedesco e l'italiano.
Il poeta belga
si rivelò una delusione però… Tra noi
c’erano circa 15 anni di differenza. Ci fu molta
incomprensione e lui decise di lasciarmi.
Lei come reagì? Iniziai a bere
passando da un amante all'altro, tra i quali Gerard
Depardieu e Warren Beatty. Poi, dopo un tempestoso amore
con Ian McShane durato cinque anni e naufragato in un
mare di alcool e cocaina, feci le valigie da Hollywood e
ritornai in Olanda con il fegato spappolato dai liquori.
Facciamo un salto indietro, ci racconti di
Emmanuelle… Avevo appena vent'anni quando
fui scelta su tremila candidate per interpretare da
protagonista il film tratto dal romanzo di Emmanuelle
Arsan. Pensi che il libro fu pubblicato a Parigi da un
piccolo editore che ci credeva così poco da stamparne
appena 500 copie. Alla fine, fu tradotto in 12 lingue e
vendette 19 milioni di copie. Presentato come
autobiografico in realtà il romanzo era stato scritto
non dalla Arsan ma addirittura dal marito, un certo
Louis-Jacques Rollet-Andriane, un diplomatico francese e
alto dirigente dell’Unesco.
La trama?
Il film parla di una giovane donna oziosa, annoiata dal
ricco marito, che si lascia sedurre da due sconosciuti
su un volo per Bangkok e qui si rivolge a un professore
di erotismo per essere iniziata ai giochi dell'amore.
Al tempo fece scandalo, vero?
Beh già dal manifesto… Ero seduta su un trono di vimini
a seno nudo con le gambe accavallate ben in evidenza e
lo sguardo indolente..
Possiamo dire un
simbolo della liberazione sessuale? Forse
sì, ma l’intento del regista Just Jaeckin e del
produttore era quello di fare semplicemente un cult
movie sull'erotismo.
Quel film la
condusse nel firmamento delle star… Sbancò i
botteghini nel mondo, nonostante il divieto in sala ai
18 anni: 50 milioni di spettatori, oltre due milioni e
mezzo solo a Parigi. Pensi che in un cinema sugli
Champs-Elysées, “Emmanuelle” restò in cartellone per 13
anni di fila, mentre dai Paesi più repressi si
organizzavano viaggi per andarlo a vedere. Comunque
compreso l’home video si arrivò alla cifra da capogiro
di oltre 250 milioni di spettatori. Fu un tale successo
che seguirono a breve sequel, remake, serie tivù,
rifacimenti più o meno espliciti. I film per il grande
schermo furono sette tra i quali Emmanuelle
l'antivergine (1975), Goodbye Emmanuelle (1977),
Emmanuelle (1984), Emmanuelle 7 (2001).
Secondo alcuni critici, accettando quella parte, lei non
si sarebbe più liberata dallo stereotipo del personaggio
sexy Purtroppo sì. Non sono più riuscita a
scrollarmi di dosso quel ruolo, il personaggio mi restò
incollato alla pelle forse anche a causa mia, visto che
in seguito accettai quei sequel.
Comunque
ci fu qualche film importante… Lavorai con
grandi registi tra i quali: Roger Vadim (Una femmina
infedele), Walerian Borowczyk (Il margine) e poi due
film italiani di Luigi Zampa (Letti selvaggi) e
Salvatore Samperi (Amore in prima classe). Nel 1981 fui
poi protagonista de L'amante di Lady Chatterley.
Sempre 1981 recitò nel discusso Lezioni
maliziose Sicuramente il mio film più
controverso. Interpretavo la parte di una badante
francese chiamata da un ricco imprenditore per educare
sessualmente suo figlio.
Dov’era lo
scandalo? Il figlio in questione era
interpretato da Eric Brown al tempo minorenne. Fui
accusata di pedofilia.
Tre anni dopo il
suo secondo matrimonio… Mi sentivo
«vagamente innamorata» e sposai un cineasta francese,
Philip Blot mentre continuai a recitare in film di serie
B, spesso con poco o nulla addosso.
Nella
sua autobiografia “Nuda” si definisce un’attrice
invecchiata… Non solo… anche un'artista in
convalescenza e una donna finalmente in grado di
mettersi a nudo. Emmanuelle ormai era solo un patinato
classico dell'erotismo.
Rimpianti?
Non serve a nulla rimpiangere. E' il destino che ti ci
spinge. Si dice sì o si dice no. E io ho detto troppe
volte di sì. Non so perché, forse per pigrizia...
Bisogna che utilizzi il mio rimpianto per dipingere o
scrivere. Piangere non serve a niente.
Il
segreto di Emmanuelle? A mio parere la
chiave del successo va ricercata nel contesto storico
del tempo, nel passaggio da una generazione ad un’altra
e nella rappresentazione della femminilità più
consapevole nella quale la donna, per la prima volta, il
sesso non si limitava a farlo ma iniziava anche a
esibirlo.
Ultima domanda madame: Sylvia o
Emmanuelle? Emmanuelle rappresenta la
consapevolezza del proprio essere e un’icona eternamente
giovane impegnata a fare l’amore in giro per il mondo.
Scandalosa allora, oggi certamente no. In confronto alla
pornografia di oggi era una specie di Alice nel Paese
delle Meraviglie».
Nel settembre del
2006, in contemporanea con il compimento dei suoi 54
anni, ha pubblicato in Francia la sua autobiografia, Nue
("Nuda"). Il libro è uscito in Italia un anno più tardi
col titolo Svestendo Emmanuelle. Il 12 giugno 2012 è
vittima di un ictus e viene ospedalizzata in condizioni
critiche.
Intelligente, colta, bellissima, Sylvia
Kristel, muore nel sonno nella notte tra il 17 e 18
ottobre 2012 all'età di 60 anni da poco compiuti per le
conseguenze di un tumore dal quale era affetta da tempo
La sua agente Marieke Verharen, che ha dato notizia
della scomparsa, non ha voluto rivelare se è morta a
casa, a Parigi, oppure in ospedale ad Amsterdam dove era
ricoverata da luglio ed ha precisato che il funerale
dell'attrice sarà in forma privata.
|
INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sylvia_Kristel www.ilsole24ore.com
www.ilsecoloxix.it www.lastampa.it
FOTO GOOGLE IMAGE
Tutte
le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi
autori.
Qualora l'autore ritenesse
improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione
verrà ritirata immediatamente. (All
images and materials are copyright protected and are the
property of their respective authors.and are the
property of their respective authors.
If the
author deems improper use, they will be deleted from our
site upon notification.) Scrivi a
liberaeva@libero.it
COOKIE
POLICY
TORNA SU (TOP)
LiberaEva Magazine
Tutti i diritti Riservati
Contatti
|
|