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INTERVISTA
IMPOSSIBILE
Anna Bolena
LA SECONDA MOGLIE
Regina consorte di re Enrico VIII
d'Inghilterra. Madre della regina Elisabetta I d'Inghilterra. Il
suo matrimonio fu causa di considerevoli sconvolgimenti politici
e religiosi
(1507 – 1536)
La storia ce la consegna strega,
brutta e megera, ma in realtà Anna era una donna di
grande fascino dalla bellezza travolgente, ma anche di
spregiudicatezza e prontezza di spirito, nonché in
possesso di una ricca cultura francese.
Maestà perché è più famosa di Caterina
d’Aragona? Perché io sono stata l’altra
donna, l’amante, la femme fatale. Per me Enrico
abbandonò la moglie sfidando la volontà popolare.
Rispetto a Caterina, donna pia e religiosa, la mia
figura nella storia risulta passionale e romantica
Maestà, dicono che la sua famiglia
appartenesse alla classe media, figlia di un mercante, e
che non fosse di origini nobili. Ero la
figlia di sir Thomas Boleyn, ambasciatore del regno, e
di Elizabeth Howard, figlia del secondo Duca di Norfolk,
per cui non credo ci siano dubbi sul mio sangue blu. Il
problema è che mio nonno aveva combattuto dalla parte
sbagliata a fianco di Riccardo terzo contro Enrico VII.
La mia famiglia dunque venne privata temporaneamente di
tutti i titoli nobiliari.
Trascorse la
sua infanzia fuori dall’Inghilterra… All’età
di sei anni, mio padre mi mandò nei Paesi Bassi e poi in
Francia, tornai in Inghilterra quattordicenne nel 1521.
Alla corte fiamminga diventai damigella ed appresi
l’amore per le arti, tra le quali l’oreficeria e la
miniatura, nonché la raffinatezza e l’eleganza. Mi
esprimevo correntemente in francese.
Al
suo ritorno in Inghilterra, divenne dama di compagnia di
Caterina d'Aragona… So a cosa allude, ma nel
mio futuro non c’era il re. Pensi che avevo perso la
testa per Henry Percy, figlio del conte di
Northumberland, fidanzato da anni! Già parlavamo di
matrimonio. Ovviamente i miei andarono su tutte le
furie. Al tempo non era possibile per un nobile decidere
chi sposare senza consultare i familiari. Per cui fui
invitata a tornarmene nella mia casa del Kent.
A corte già si muoveva disinvoltamente sua
sorella Maria… Era molto chiaro l’intento di suo padre…
Se è per questo, tra quegli sfarzi avevo modo di
incontrare anche mio fratello George, paggio del re, e
mia madre, dama di corte della Regina.
Lei, Maestà, era una devota cristiana vero?
La mia formazione rientrava nella grande tradizione
dell'umanesimo rinascimentale e contrariamente a quanto
si è scritto mi ritengo una donna molto fedele ed
estremamente emotiva
Come avvenne
l’Incontro con il re? Mi feci notare, ero
ben diversa dalle altre visto il mio perfetto stile
francese. Tenga conto che ero nel fiore dei miei
ventisei anni, Enrico ne aveva dieci più di me e
Caterina addirittura aveva compiuto quarantadue anni!
Si è anche scritto che Enrico non fosse
innamorato di lei, ma che quell’interesse fosse dovuto
solo all´incapacità di Caterina di avere figli maschi.
Beh una causa non esclude l’altra, Enrico a quel tempo
era di una fragilità estrema, temeva il crollo della
dinastia dei Tudor e il caso ha voluto che in quei
momenti io gli fossi vicino. Tra l’altro c’erano anche
ragioni politiche che inevitabilmente lo allontanavano
dalla moglie. Caterina era zia di Carlo V, re di
Francia, nemico di Enrico.
Caterina,
davanti a quelle avances come si comportò?
Beh non era certo felice che suo marito dedicasse
attenzioni ad una donna molto più giovane di lei, ma
sapeva benissimo che il tempo della luna di miele era
finito e quello che Enrico voleva da lei era solo
l’erede! Del resto tutti i re si concedevano avventure
fuori dal matrimonio, lo faceva Enrico, lo aveva fatto
suo padre ecc… E poi prima di me c’era stata Bessie
Blount e lì tra le altre cose c’era scappato anche un
figlio!
Il re lavorò più di quattro anni
al divorzio con Caterina… Sì ma nel
frattempo ci sposammo segretamente. Era il 25 gennaio
1533, anche se il matrimonio non venne reso di dominio
pubblico per alcuni mesi.
A settembre di
quell’anno nacque Elisabetta, la futura Regina
Elisabetta I d'Inghilterra… Il re non stava
nella pelle, nonostante fosse una bambina, ma in cuor
nostro avevamo la certezza che il successivo pargolo
sarebbe stato un maschio.
La sua
incoronazione venne contestata dal popolo, vero?
Già, ricordo che al mio passaggio la gente si rifiutò di
levarsi il cappello e ci furono anche cittadini che
sostennero che si trattasse di uno scherzo del re,
indicando come prova le iniziali dei nostri nomi, che in
inglese formano una risata (HA-HA-HA)
Maestà posso vedere le sue mani? So perché
me lo chiede, ma devo deluderla, non ho sei dita nella
mano sinistra, tipico delle streghe, anche se qualche
sparuta corrente di pensiero, evidentemente a me ostile,
ha cercato di perpetrare la causa che io fossi brutta,
strega e megera! Ma le pare che se fossi stata brutta
Enrico mi avrebbe scelta come madre dei suoi eredi?
E’ vero che fu chiamata la prostituta del
re? Senta, Caterina aveva lasciato un’ottima
impressione ed il popolo ne era morbosamente
riconoscente anche a causa della forte fede religiosa.
Non nascondo che vi furono molti tentativi di riportare
sul trono Caterina anche con la mia eliminazione fisica.
E lei? Durante il mio regno
patrocinai diversi studiosi di religione e salvai la
vita ad un filosofo francese, Nicolas Bourbon, che era
stato condannato a morte dall'Inquisizione a Parigi.
Purtroppo agli occhi del popolo la mia corte veniva
vista generalmente come estremamente colta, festosa e
lontana dalle loro esigenze.
Veniamo alle
note dolenti dell’erede… Sfortunatamente le
mie tre gravidanze successive finirono in aborti
spontanei o con bambini nati morti. Nell’ultima partorii
un neonato maschio già morto, era il gennaio 1536.
Quindi nonostante questo secondo matrimonio,
lo scisma, i problemi con la chiesa di Roma per Enrico
non era cambiato nulla? Ed in effetti dopo
il 1536 iniziai a perdere i suoi favori. Lui si
interessò ad un’altra nobile di corte, Jane Seymour ed
io, visto che Enrico non frequentava più i miei
appartamenti, mi infatuai di un musico di corte, ma fu
solo un amore platonico.
E’ proprio il
caso di dire: musica per le orecchie del Sovrano!
Già, Enrico prese a pretesto il fatto e mi accusò di
aver usato la stregoneria per spingerlo a sposarmi, di
avere amanti, di essere colpevole di incesto, di
ingiuria verso il re e di cospirazione per ucciderlo.
I giudici non cambiarono di una virgola
l’atto di accusa… Presieduta da Thomas
Howard la corte mi giudicò ingiustamente colpevole
condannandomi a morte insieme a mio fratello e agli
altri quattro uomini che si diceva fossero miei amanti.
Quindi il 2 maggio del 1536 fu arrestata…
Fui portata nella Torre di Londra. Sotto tortura i
cinque uomini confessarono di essere stati miei amanti.
Cosa pensava in quei momenti?
Negli ultimi miei giorni di vita trovai la pace
spirituale anche se alternavo crisi nervose a stati di
quiete estrema. Dissi al mio carceriere che confidavo
nella pietà di Dio e che credevo che sarei andata in
paradiso. Giurai due volte sui sacramenti che ero
innocente.
Il 19 maggio 1536 Anna venne
decapitata con un solo colpo alla Torre di Londra. Prima
della morte scherzò dicendo che: "Ho sentito dire che il
boia è molto bravo e il mio collo è sottile". Il
boia, un esperto spadaccino francese richiesto
espressamente dal re, come ultimo dono alla donna che
aveva amato, era giunto a Londra d'oltre Manica, ed era
ritenuto un giustiziere rapido ed eccellente. Anna
scelse un vestito scuro per la sua esecuzione, con una
sottoveste cremisi. Sul patibolo perdonò quelli che
l'avevano mandata a morte, e pregò per suo marito. Venne
bendata, e mentre si stava inginocchiando la sua testa
cadde con un solo colpo. Il suo corpo e la testa
decapitata furono sepolti in una tomba senza nome nella
Cappella di St Peter ad Vincula. Sotto il regno della
regina Vittoria il suo corpo fu identificato e sepolto
nella cappella sotto il pavimento marmoreo.
Si
dice che il fantasma di Anna Bolena girovaghi con la
testa sotto il braccio per la torre di Londra, dove,
successivamente, per breve tempo venne rinchiusa anche
sua figlia Elisabetta I d'Inghilterra.
Il giorno
dopo l'esecuzione Enrico non perse tempo, sposò Jane
Seymour. La Legge inglese di successione del 1536
dichiarò che i figli di Enrico e della Regina Jane
sarebbero stati primi nella linea di successione e che
Lady Mary e Lady Elizabeth (rispettivamente figlie di
Caterina e Anna) erano illegittime. Il re si arrogò
anche il potere di determinare la linea della
successione con le sue volontà testamentarie.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Bolena
http://147.123.149.25/index.php?pagina=primo_piano&e=25&q=Speciale-%ABEnrico-VIII%BB-Anna-Bolena
http://tudorselizabethmary.forumfree.it
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