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INTERVISTA
IMPOSSIBILE
Anna di Cleves
LA QUARTA MOGLIE
Regina consorte di re Enrico VIII
d'Inghilterra
(1485 – 1536)
Erano passati solo due anni dalla
morte prematura della terza moglie, quando Enrico VIII
decise di risposarsi. Mandò in giro per l'Europa i suoi
ambasciatori in cerca di una moglie che avrebbe scelto
basandosi sul suo ritratto.
La questione
dinastica non era ancora risolta. L'unico erede maschio,
il principe Edoardo, non godeva di buona salute, ed
Enrico, su consiglio di Thomas Cromwell cercò pace con
la Germania e pensò allora ad Anna di Clèves, sorella
del protestante Duca di Cleves.
Maestà è vero che Enrico la scelse dopo aver visto il
suo ritratto? Era un dipinto di Hans Holbein
il giovane, devo dire molto bello, ed Enrico ne rimase
affascinato e decise di sposarmi…
Quali
sono le sue origini? Provenivo dal ducato di
Cleves, nella Westfalia settentrionale, a pochi
chilometri dalla frontiera olandese. Mio padre Giovanni
III, tramite il matrimonio con Maria di Jülich-Berg, era
riuscito a riunire sotto un'unica signoria tutti i
territori, con capitale a Düsseldorf. I miei ebbero
quattro figli: Sibilla nel 1512, Guglielmo nel 1516 e
Amelia nel 1517. Io nacqui il 22 settembre 1515.
Chi si interessò al suo matrimonio?
Guglielmo, mio fratello, negoziò con il re Enrico le
condizioni del contratto del matrimonio senza neppure
interpellarmi e chiedere il mio assenso alle nozze.
E lei come la prese? Nella corte
di Clèves non vigevano le innovative idee rinascimentali
sull'educazione delle donne, le quali erano educate sin
dall’infanzia ad obbedire.
Cosa fece?
Mi preparai alla grande avventura matrimoniale,
completamente ignara delle raffinatezze di corte e senza
potermi esprimere in altra lingua. Non avevo mai messo
piede fuori da Cleves e parlavo soltanto il dutch, il
dialetto germanico dei Paesi Bassi ignoravo sia il
francese, che il latino e l'inglese…
Un
altro particolare a suo sfavore era la mancata
conoscenza dell’arte della musica e del canto…
Eh già, me ne accorsi successivamente che apprezzava
molto la musica e dava per scontato che le sue consorti
sapessero suonare o cantare. Del resto amava donne
sofisticate e con una buona educazione ed io sapevo a
malapena leggere e scrivere.
Quindi partì
per l'Inghilterra….. Partì con tanta
speranza, ma anche tanta consapevolezza dei miei limiti.
Lui del resto era spinto solo dal lusinghiero e generoso
ritratto di Holbein.
Il primo incontro?
Avvenne il 1 gennaio 1540 e non fu davvero dei più
felici. Non venne a Dover dove era sbarcato, ma venne
direttamente al Palazzo reale di Greenwich a Londra.
Quando Enrico entrò nella stanza, neppure lo riconobbi.
Continuai a guadare fuori dalla finestra. Ero attratta
dai tradizionali spettacoli di Capodanno e non mi
inchinai alla sua presenza, ma Enrico vedeva in me
altro…
Eh già, comunque volle sposarla!
Le nozze ebbero luogo cinque giorni dopo. Quel giorno
indossavo un elegante abito e portavo i capelli sciolti.
Nonostante ciò non riuscivo ad attrarre fisicamente
Enrico e così nei giorni successivi il matrimonio non
venne mai consumato.
Ci parli della prima
notte di nozze… Come tutte le altre, Enrico
mi trovava non bella e non attraente. Si sentiva tradito
da quelli che gli avevano decantato la mia bellezza.
Naturalmente andò su tutte le furie.
Ed a
parte il letto? La comunicazione tra noi due
era inesistente per via della lingua. Per parlarci ci
avvalevamo delle mie cameriere.
Cosa fece
Enrico? Esortò Cromwell a trovare un modo
legale per annullare il matrimonio, senza offendere la
mia famiglia e i tedeschi tutti.
Appena
sei mesi e le nozze furono annullate?
Esattamente il 24 giugno 1540. La considerai
semplicemente una impegnativa vacanza in Inghilterra,
non di più. Sapevo che il re mi aveva sposato per
ragioni politiche quindi non avrebbe avuto senso
oppormi. E poi ero a conoscenza della delusione del re e
nel frattempo avevo conosciuto la sua storia e le sue
vicissitudini con le precedenti mogli…
Quindi non ci rimase male? No anzi,
testimoniai che il matrimonio non era mai stato
consumato. Tra le altre cose il re aveva già messo gli
occhi su Caterina Howard e con me si era sempre
comportato con rispetto. Mi fu riconoscente e per la mia
comprensione mi diede il bizzarro titolo di "Sorella del
Re" e il castello di Hever, già appartenuto alla
famiglia di Anna Bolena.
Immagino che i
vostri rapporti si deteriorarono… Dopo il
divorzio dice? Assolutamente no! Curiosamente il
rapporto rimase molto cordiale. Mio marito meno di 20
giorni dopo l'annullamento convolò di nuovo a nozze con
la sua quinta moglie Catherine Howard mentre io non mi
risposai mai più. Trascorsi serenamente il resto della
mia vita in campagna, facendo ogni tanto visita a corte,
dove fui sempre accolta con riguardo.
Morì
all’improvviso nel 1557 all’eta di 42 anni nella sua
residenza di Chelsea. Secondo le sue volontà fu sepolta
nell'Abbazia di Westminster
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
FOTO GOOGLE IMAGE
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