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INTERVISTA
IMPOSSIBILE
Ava Gardner
L'animale più bello del
mondo
Ebbe «solo» tre mariti. Ma cambiò
amanti come si cambiano i vestiti
(24 dicembre 1922 - Londra, 25 gennaio 1990)
Ecco la Spagna, terra di corride e
flamenco, terra intrigante come la bellissima Ava
Lavinia Gardner, che mi riceve in un ordinario
appartamento alla periferia di Madrid seduta su un
piccolo divano assieme al suo fedele cagnolino Morgan.
E’ una donna piena di fascino, oltre a una straordinaria
attrice. E’ stata per due decenni la «donna più
irresistibile di Hollywood». Ai suoi piedi caddero
miliardari, registi, attori, grandi scrittori, toreri e
cantanti: Frank Sinatra e Howard Hughes, Robert Mitchum,
Clark Gable ed Ernest Hemingway, Dominguín e George C.
Scott.
“Lei è italiano vero?” Ma non mi dà il
tempo di rispondere. “Amavo l’Italia, ci ho trascorso
un periodo indimenticabile… ma anche burrascoso!”
Sorride. “Ho conosciuto Walter Chiari durante la
lavorazione di un film, ma non mi chieda quale, l’ho
cancellato dalla memoria. Ero innamorata persa, sa! Ma
dopo i primi momenti, forse per il clamore della stampa
o per le mie continue alzate di gomito, ho mollato tutto
e sono tornata in America.”
“I giornali del tempo
parlavano di ceffoni e quant’altro.” “Sì in effetti è
finita in malo modo, ma eravamo giovani e tutti e due
insofferenti alle regole. Ci piaceva scandalizzare!”
“Ricorda in quale occasione?” “Oh sì quando
durante una cena Walter fece una irridente imitazione di
Frank Sinatra. Esagerò non poco ed io mi ritenni offesa
visto che con Frank ci eravamo separati da poco tempo.
Mi alzai sdegnata, presi un taxi direzione Fiumicino e
non lo rividi più.”
Mentre parla cerco di
sbirciare tra i miei appunti. “Lei nasce nel 1922 nel
profondo Sud degli Stati Uniti da una famiglia
poverissima.” “Ero la settima figlia di una contadina
e di un irlandese coltivatore di tabacco.”
“Le
biografie la definiscono ignorante.” “E’ vero, pensi
che a ventitré anni avevo letto solo la Bibbia e Via col
vento! E solo perché era ambientato dalle mie parti.”
“La sua famiglia faticava non poco a tirare avanti
durante gli anni della Grande Depressione.” “Era
morto mio padre e terminate le scuole superiori avevo
deciso di diventare segretaria di azienda.”
“Nonostante tutto non avrebbe mai accettato una modesta
carriera impiegatizia…” “Il destino aveva in serbo
per me ben altri traguardi ed il caso volle che un
agente della Mgm vide una mia fotografia esposta a New
York nel negozio di mio cognato fotografo.”
“Da
quel giorno cambiò tutto…” “Ero bella ed accettai di
sfruttare la mia bellezza. Così non mi lasciai scappare
un contratto con la Mgm.”
“Anche al tempo era
insofferente...” “Ero poco più che una bambina,
approdata a 18 anni nel magico mondo di Hollywood.”
Mi mostra delle foto, in effetti si nota una giovane
bruna dal fascino altero, una fossetta sul mento, lo
sguardo intenso, l'incedere sicuro, lo scatto orgoglioso
della testa che esibisce il profilo, il lungo passo
falcato, le spalle da regina, l’ostentazione dei
bellissimi piedi molto piccoli.
“Come si sentiva
quando la definivano: una bellezza notturna e dolente?”
“Godevo quando mi vedevo sulle prime pagine dei
rotocalchi, ma non davo molta importanza alle critiche.”
“Di lei dicevano - Non sa recitare, ma è
sensazionale! –“ “Avevano ragione, ero goffa con un
marcato accento che tradiva le mie origini.”
Mi
mostra una foto con Mickey Rooney. “Dopo due anni il
matrimonio…” “L’avevo conosciuto poco prima, pensi
stavo per debuttare sul grande schermo con "Maschere di
lusso". Avevo appena 19 anni e lui era già famoso come
ragazzo prodigio. Il matrimonio è durato pochissimo!”
“Posso chiederle se gli ha lasciato un buon
ricordo?” “Mah, devo dire, che è stato proprio lui ad
insegnarmi i trucchi del mestiere proprio nel periodo
mentre collezionavo una lunga serie di fugaci
apparizioni. Per il resto, stenderei un velo pietoso.”
“Perché?” “Perché era letteralmente un donnaiolo
senza scrupoli! Pronto ad agguantare qualunque cosa si
muovesse. Dopo il nostro fidanzamento mi disse: “Volevo
fare sesso con te dal giorno in cui t'ho vista.” Io ero
scioccata, ero giovane ed ancora vergine, poi ho
imparato presto".
“Come finì?” “In preda a un
incontrollato appetito sessuale mi tradì addirittura sul
nostro letto matrimoniale mentre ero ricoverata in
ospedale, ma aveva anche una latente pedofilia: lo
lasciai dopo appena un anno, quando scoprii che
annoverava fra le sue amanti una ragazzina quindicenne.”
“Malgrado gli esiti deludenti dei primi provini e
qualche porticina, nel 1946 arriva l’occasione della sua
vita.” “Ero la dark lady avida e sensuale nel film
“Il gangster”, al fianco di Burt Lancaster.”
“E
poi un successo incredibile fino diventare la Diva…”
“Ma non avevo simpatia per Hollywood. Avrei dovuto avere
più orgoglio, più ambizione. Avrei dovuto imparare a
recitare, ma non è stato possibile.”
“Nonostante
tutto ha lavorato in una serie infinita di grandi film.”
“Per diciassette anni sono stata schiava della Metro
Goldwyn Mayer. Il contratto era più pesante di una
catena. Ti dicevano: “Fa questo!”. E tu dovevi farlo. Se
disubbidivi ti toglievano lo stipendio: restavi senza
soldi, senza lavoro. Quando pensavi d’essere ormai una
star, ti davano apposta particine umilianti. Potevano
toglierti di mezzo per il tempo che volevano, tanto da
far dimenticare la tua faccia, la tua esistenza. Dovevi
appartenere a loro anima e corpo, ubbidire sempre: la
rivolta degli schiavi non era prevista né tollerata.
D’altra parte, senza la Mgm non sarei mai diventata una
diva: non avevo ambizione, non avevo esperienza, non
avevo alcuna vocazione. Ero soltanto una tra i
bellissimi ragazzi e ragazze a cui facevano un
contrattino...”
“Ma oltre alle sue performance di
attrice si fa conoscere anche per i suoi matrimoni…
Mickey Rooney, Artie Shaw, Frank Sinatra.” “Beh
soltanto tre e quello con Frank è durato circa 10 anni,
un record visto che gli altri due non avevano superato
l'anno. Artie Shaw era un jazzista aggressivo e
prepotente. Non l’ho mai amato. Probabilmente è stata la
relazione più irrilevante che abbia mai avuto. Mi
ripeteva spesso che non avevo un sufficiente quoziente
di intelligenza. Mi sottopose addirittura ad un test per
verificare che fosse così. Poi non contento mi fece dare
lezioni di scacchi da un maestro, salvo poi innervosirsi
fino a diventare violento quando iniziai a batterlo.”
“E con Frank Sinatra?” “Con Frank fu il mio terzo
e ultimo matrimonio. Direi che dopo il primo incontro fu
inevitabile e nonostante la mia amica Turner, che aveva
già avuto una relazione con The Voice, tentò di
dissuadermi ad intraprendere la relazione: "Non farlo,
ci sono già passata".
"Lei non seguì il
consiglio…" Ci sposammo nel ’51 e divorziammo nel
’57, ma rimanemmo molto legati e la nostra storia
proseguì anche dopo. Frank era un Dio arrogante, che
odorava in ogni momento di sesso. Il nostro primo
appuntamento fu tutt’altro che convenzionale:
trascorremmo tutta la notte ubriachi a girare in
macchina da Palm Springs a Indio, sparando con la sua
calibro 38 ai lampioni e alle vetrine dei negozi…”
“Come finì?” Purtroppo ci incontrammo in un
momento sbagliato: lui era depresso a fine carriera, io
stavo diventando la diva più famosa del mondo. Dopo
violenti liti scappai in Spagna, dove mi consolai tra le
braccia protettive e rassicuranti di Ernest Hemingway.
Fu con lui una meravigliosa storia d’amore. Da lui
imparai la passione per le corride che mi portò dritta
dritta nelle braccia di Dominguín, la mia dolce follia.”
“Oltre ai matrimoni anche una sfrenata vita mondana
e molti altri amanti tra cui l’aviatore ipocondriaco
Howard Hughes, il regista John Huston, il poco
raccomandabile Bugsy Siegel…” “Howard lo definirei un
razzista puzzolente, ma ero appassionata di aerei,
quindi… John Huston, lo adoravo, mi manca ancora oggi,
nessuno mi conosceva così bene come lui. Bugsy Siegel
invece, fu un capriccio volevo conoscere a fondo l’uomo
che aveva creato Las Vegas.”
“Robert Mitchum?”
“Robert faceva l’amore fumando hashish. Era il ’51,
durante il nostro rapporto iniziai a frequentare Frannk
Sinatra. Robert era pazzo di me e mi giurò che avrebbe
lottato con Franck per me sino a quando uno dei due non
sarebbe morto.”
“Nella sua galleria di uomini più
o meno intimi troviamo Ari Onassis e Winston Churchill…”
“Aristotele Onassis ci provò disperatamente. Mi ospitò
più volte sul celebre Cristina, ma sinceramente era un
piccolo borioso allupato con lo yacht e dai modi
primitivi. Provava continuamente a stupirmi, ma ero io a
stupire lui. Fu proprio su quella nave che incontrai
Winston Churchill, col quale condivisi solo una
memorabile sbronza.”
“Nessun uomo riuscì a
tenerle testa: troppo grande, sicura di sé, moderna ed
emancipata rispetto al modello di donna… A proposito
cosa pensava delle sue colleghe?” “Beh non ne ho
conosciute molte e comunque preferivo stare con gli
uomini. Posso dire che a Lana Turner piacevano i
gangster, ma quelli veri. Elizabeth Taylor non era
bella, ma solo carina. Io ero bella! Grace Kelly adorava
le scommesse. Una volta abbiamo scommesso 20 dollari che
Hyde Park fosse più grande del Principato. Lei era
convinta del contrario. Ovviamente vinsi io. Mi mandò i
dollari, un Magnum di Dom Perignon e un pacchetto di
aspirine per il dopo sbornia. Mi conosceva bene!”
“Nella sua biografia si parla anche di un bambino
perso. E’ vera la storia?” “Era il 53 stavo girando
in Africa Mogambo.” Non oso chiederle se, come dicono
i soliti ben informati, fu lei stessa ad interrompere la
gravidanza e non volere quel figlio da Frank Sinatra,
dopo che la loro unione era andata definitivamente a
rotoli.
“A dispetto della sua fama di donna
inquieta e capricciosa, il poeta inglese Robert Graves
le dedicò questi versi: "Lei parla sempre con la sua
voce. Anche con gli estranei. E' selvaggia ed ingenua,
fedele all'amore, malgrado ogni fallimento.” “Beh
forse lui mi ha conosciuta meglio di chi fisicamente mi
è stato accanto.”
“E’ d’accordo con chi afferma
che “La contessa scalza” segna in modo indelebile la sua
vita?” “Sì in effetti hanno ragione. Il film racconta
di una gitana di umili origini che diventa una stella di
Hollywood . Per interpretarlo ho dovuto imparare a
ballare il flamenco e mi ci sono appassionata al punto
che proprio questo ballo ha condizionato le mie scelte
future.”
“Ed è soddisfatta delle sue scelte?”
“Vede, io sono sempre stata una donna ambiziosa, volevo
riuscire ad ogni costo e dovrei considerarmi felice, ma
è l’ambizione stessa che ti porta ogni qualvolta a nuovi
traguardi scoprendomi incapace di dominare gli istinti.
Nonostante l’irrequietezza volevo guidare, pianificare,
ma ero dispersiva, ma anche dura e inattaccabile nelle
mie certezze.”
“Ed ora?” “Ora faccio la spola
tra la Spagna e l’Inghilterra, tra la passione del
flamenco e della corrida e i miei affetti, a Londra vive
mia sorella Beatrice. Di tutto il mio successo mi piace
ricordare quest’ultimo periodo, questa terra del Sud
dove ho nutrito la mia voglia di libertà senza regole
dell’Mgm, all’ombra dei rotocalchi scandalistici, ma con
il desiderio della passione, del sangue caliente tra la
sensualità del flamenco che ho ballato fino all’alba,
toreri con i quali ho avuto storie vere e me lo lasci
dire … sbornie colossali.”
Durante una
corrida a Madrid subì un calcio da un toro che le lasciò
un segno permanente sulla guancia. Distrutta dall'alcol
e dagli uomini, nel 1990 Ava muore di polmonite cronica
a Londra nell'indifferenza generale e dopo aver
terminato la sua biografia (Ava Gardner: The Secret
Conversations, uscito negli USA alla fine di luglio
2013), ricca di aneddoti e rivelazioni sulla sua
tormentata vita e i suoi tanti amanti. Al suo
funerale nessuno presente del cinema che conta, e
nessuno dei suoi ex mariti, Robert Siodmak, regista,
aveva detto di lei.: "E' l'animale più bello del mondo".
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://www.mymovies.it/dizionario/biblio.asp?A=5763
http://www.arcobaleno.net/personaggi/AvaGardner.htm
http://film.spettacolo.virgilio.it/cinema/scheda.php?persona=2725
http://www.geocities.com/Hollywood/Derby/1586/
http://marilyn.corriere.it/2013/07/09/hollywood-e-il-sesso-gli-amori-esagerati-di-ava-gardner/
http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/ava-gardner-frank-sinatra-e-amori-folli-928024.html
http://cinema.fanpage.it/ava-gardner-dal-letto-di-morte-racconti-di-sesso-e-alcolismo/
FOTO GOOGLE IMAGE
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