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INTERVISTA
IMPOSSIBILE
Giovanna La Pazza
La regina ribelle
Giovanna di Trastamara, o Giovanna
di Aragona e Castiglia, è stata duchessa consorte di Borgogna e
delle Fiandre, principessa delle Asturie e principessa di
Girona, regina di Castiglia e León dal 1504 al 1555, poi
regina dell'Alta Navarra dal 1515 al 1555 e, infine, regina di
Aragona, Valencia, Sardegna, Maiorca, Sicilia e Napoli e
contessa di Barcellona e delle contee catalane
(Toledo, 6 novembre 1479 – Tordesillas, 12 aprile 1555)
Ecco finalmente dopo un lungo viaggio
in carrozza sono giunta a Valloid; davanti a me un
paesaggio da fiaba, da fiaba triste però.
L'atmosfera è cupa, forse dovuta anche al tempo che qui
non dà modo di vedere il sole, è sempre così uggioso! La
nebbia pervade tutta la collina, in cima il castello si
erge austero. La mia carrozza tra cigolii e sussulti è
arrivata a fatica. Il pesante ponte levatoio si apre
per ingoiarmi subito dopo. Ragnatele, arazzi polverosi
di un lungo corridoio pieno di quadri, poi l'immensa
sala dei ricevimenti, in fondo il trono con le sue teste
di leone a guardia dei braccioli. Mi dicono di
aspettare e devo ammettere che la piccola attesa mi crea
un po’ di ansia. Finalmente davanti a me una piccola
donna castigatamente vestita, dall’età avanzata ma con
gli occhi vivi e brillanti. L'inchino è di prassi. Mi
dice: Benvenuta. Come lei sa non ricevo mai
nessuno, ma la sua visita forse romperà almeno di
qualche istante il mio lungo silenzio.
Onorata mi inchino di nuovo alla sua maestà e la prego
con reverenza di iniziare l'intervista.
Mi fa cenno di mettermi comoda.
Maestà quanto ha inciso la figura di sua madre nella sua
formazione ma soprattutto nella sua vita Mia
madre Isabella di Castiglia con la sua Santa
Inquisizione e le sue crociate, ma soprattutto con il
suo carattere duro e bigotto, ha influito negativamente
sulla mia anima. Sin da piccola ero costretta a privarmi
di qualsiasi gioco o ''pensiero'' che non rientrasse
nella stretta educazione dei miei precettori. Nonostante
io fossi di carattere brillante dovevo sempre moderarmi
anche nell'esprimere le mie capacità intellettive così
da essere sempre in sintonia con il volere di mia madre
che mi voleva remissiva e devota.
Quindi
il matrimonio con Filippo il bello deve essere stato per
lei una vera liberazione? Certo, mi ha
permesso di fuggire da quelle braccia materne che non
stringevano per amore ma per calcolo e potere. Con
entusiasmo mi sono catapultata nelle braccia più dolci e
focose che potessi sperare. Con Filippo i primi anni
furono meravigliosi, era un bellissimo uomo, ma
soprattutto un amante appagante; feste, abiti scollati
tutto quello di cui ero stata privata.
Ma
non durò molto, vero? Gli intrighi di corte
ebbero la meglio sull'amore, la passione del mio Filippo
piano piano affievolì e per me iniziò un secondo
tormento.” Allibita la guardo, è strano per me vedere
una regina che abbassa gli occhi per pudore. "Solo
adesso dopo 46 anni di prigionia in questo castello
riesco a vedere chiaramente quello che a 20 anni non
riuscivo neanche ad immaginare. Il mio Filippo è stato
manovrato, era anche lui molto giovane e la sete di
potere di suo padre e dei suoi consiglieri lo portarono
sempre più lontano da me.
Mi permetta
maestà, le diverse scappatelle che suo marito si
concedeva avvenivano alla luce del sole senza alcun
rispetto per la sua persona. Lei come reagiva?
Il mio amore per lui divenne ossessione. Il mio umore
cambiava così repentinamente ogni volta che il sospetto
si insinuava tra le pieghe dei miei pensieri. Il solo
non essergli accanto o non aver ricevuto un sorriso
poteva scaturire delle vere scenate di pura follia da
parte mia.
Lei parla di follia d'amore
che fu facilmente scambiata per pazzia così da renderla
innocua e succube delle malvagità dei suoi nemici e
parenti. Non si accorgeva che le sue reazioni a volte
sicuramente anche provocate non facevano altro che
avallare l'ipotesi della sua pazzia?
Purtroppo la mia fragilità, retaggio anche della mia
educazione così rigida, ma soprattutto la mancanza di
amore vero, mi portò sempre più lontano. Quando Filippo
decise di tornare in patria, lasciandomi sola e con un
figlio in attesa fu un duro colpo per me. Poco tempo
dopo morì mia madre Isabella, e la mia mente vacillò a
tal punto che quando morì anche Filippo caddi in un
pozzo nero che ingoiò definitivamente quello che era
rimasto del mio essere persona. Il mio unico pensiero fu
quello di tenerlo sempre con me e trovai l'unico modo
possibile facendolo mettere in una bara dopo averlo
fatto imbalsamare. Così era facilmente trasportabile
ovunque io dovessi andare.
Lei divenne
finalmente Regina di Castiglia. A solo
ventisei anni ero vedova e madre di sei figli, ma non
vidi la corona perché mio padre, soprattutto per avidità
di potere, mi fece rinchiudere in questo castello.
Perché ha accettato senza neanche provare
alcuna opposizione la sua reclusione e soprattutto che
le togliessero corona e figli? Il suo corpo
malridotto da anni da torture anche fisiche la fanno
apparire piccola ed indifesa, ma il solo parlare di
Filippo riaccende in quegli occhi neri la brace viva
dell’amore. La mia vita era Filippo io ero Filippo,
con lui sono morta anche io! Non mi importava quello che
mi facevano non ho mai pensato al potere non mi
interessava. I miei figli... quelli sì! Ho sofferto le
fiamme dell’anima per la separazione, ma in cuor mio
sapevo che avrebbero vissuto meglio lontani da me e dal
mio dolore.
Se avesse un'altra occasione
e potesse vivere nuovamente, cosa cambierebbe della sua
vita? Lei è molto giovane i sogni alla
vostra età sono la carica della vita. Ebbene, non
cambierei nulla perché, comunque sia, quella donna ero e
sono io e il dolore che porto dentro è stato solo una
conseguenza del mio grande amore unico, che, ne sono
certa, non è alla portata di qualsiasi donna. La mia
follia d'amore mi ha reso più viva di quanto lo sarei
stata in una vita senza passione…….
Mi fa
cenno d’alzarmi, la vedo stanca ed assorta, l’intervista
è finita.
Passando di nuovo lungo quel corridoio
rivedo tutti i suoi ritratti. Mi colpisce l'unico in cui
la vedo sorridere: Giovanna poco più che adolescente, il
giorno delle sue nozze con il suo bellissimo abito
scollato.
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INTERVISTA A CURA DI LISA BEBETTE
FONTI:
FOTO GOOGLE IMAGE
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