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Gang bang
L’Italia scopre la
pratica della Gang bang
A passi felpati entriamo in un mondo
parallelo che coinvolge migliaia di persone in tutta Italia, un
popolo perlopiù sottotraccia che non ostenta le proprie perversioni
.
È il mondo della Gang bang in
cui si azzerano le differenze sociali e dove prendono
parte professionisti e operai, personaggi del mondo
dello spettacolo e impiegati. In Italia stanno nascendo
nuovi club privati ed esclusivi in cui le donne e le
coppie non pagano mentre i soci singoli versano una
quota associativa che permette loro di entrare in un
“paradiso” dove ogni desiderio viene realizzato.
Siamo nella profonda provincia di Brescia, entriamo in
un locale che a prima vista sembra un tranquillo
ristorante di lusso, luci rosse soffuse, moquette alle
pareti, camerieri in livrea, aperitivo di benvenuto con
tanto di champagne francese, una tavola imbandita da un
ricco buffet. Ci accoglie Miranda, una signora sulla
quarantina dai capelli rosso fuoco con uno spiccato
accento veneto: “Qui si organizzano eventi a tema di
solito swinger, ma una volta a settimana, vista la
richiesta, anche serate di Gang Bang.”
Gang Bang
tradotto in “ammucchiata” è un neologismo coniato negli
anni Cinquanta per identificare una specifica modalità
di sesso di gruppo: quella di molti uomini con una
donna, o viceversa qualora si parli della versione
reverse. Si differenzia dall'orgia, ovvero dal sesso di
gruppo perché in questo caso la relazione è uno a molti,
nel senso che il soggetto protagonista della gang bang è
al centro dell'attenzione di tutti gli altri
partecipanti. Il protagonista di solito donna si fa
penetrare, masturbare e pratica sesso orale con più
uomini. Gli uomini si alternano nella penetrazione
oppure si rendono protagonisti di penetrazioni multiple.
È una vecchia tendenza che è riuscita a conquistare in
maniera incisiva e rapida i giovani che amano queste
pratiche alternative. L’obiettivo reciproco è da un lato
trovare piacere nel soddisfare un numero più o meno alto
di persone del sesso opposto e quindi offrire le proprie
prestazioni sessuali, dall’altro invece ricevere queste
prestazioni.
“Tutto è nato casualmente qualche
anno fa, quando insieme a due amici ho pensato di
ampliare la mia attività di organizzatrice di eventi.”
Continua Miranda. “Mai avrei pensato di avere l’agenda
così piena che a volte sfiora l’annualità in base alla
lista di attesa.”
Entriamo nello specifico, e il
nostro specifico è una stanza semibuia, con aria
condizionata e musica soft, ci sono cinque uomini nudi
seduti su alcune poltrone di velluto rosso ai lati e in
mezzo alla sala l’oggetto del piacere e l’attrazione
della serata, ossia una splendida donna più o meno
trentenne in latex nero che sta intrattenendo e
preparando gli ospiti con movenze sensuali ed
ammiccamenti prima di dare il via alla vera e propria
performance.
Dice ancora Miranda: “La nostra
caratteristica è organizzare eventi con non più di
cinque sei uomini. Badiamo molto alla selezione e alla
qualità, ma nel mondo ci sono eventi come i GBParty, che
raggiungono centinaia di persone, anche 500 alle volte!
Il nostro fine invece è far sentire libere le persone di
esprimere la propria sensualità, fantasia e
trasgressione evitando l’affollamento. Di solito il
numero degli ospiti rispetta la regola di un single per
una coppia. L’ospite nel nostro locale, nel rispetto
della privacy, è obbligato a spegnere il cellulare in
modo da dissuadere chiunque a farne uso della
telecamera.”
La serata entra nel vivo e gli
uomini circondano la donna, la quale rispettando un
copione stabilito, al momento sembra riluttante e poco
disponibile alle prime effusioni. Con la mia
accompagnatrice ci spostiamo nella buffet room: “Qui
sono molto di moda i giochi di ruolo: non mancano serata
in total black, uomini vestiti in divisa militare oppure
che ricordano personaggi storici o religiosi. Poi ci
sono i finti rapimenti, le segretarie disponibili, le
infermiere eccitate, uomini in tuta da operaio, ma
ripeto il fine ultimo è soddisfare le fantasie mentali
di ognuno di loro, come quelle dei mariti che si
eccitano quando la propria moglie raggiunge l’orgasmo
per mano di altri uomini. Non c’è nulla di male e nulla
di indecoroso, qui è obbligatorio il consenso e la donna
è la vera protagonista!”
La serata è al clou,
attraverso la tenda che divide gli ambienti si sentono
gemiti e il resto è facilmente intuibile. Miranda mi
invita a partecipare: “Provare per credere! Qui si
sperimenta ogni forma di piacere e le persone
raggiungono livelli assai elevati, non ultimo compiacere
il proprio partner e dimostrare di essere in grado di
saziare le sue fantasie andando oltre i propri limiti.
Questo succede spesso nelle coppie stanche delle
pratiche tradizionali e che hanno l’esigenza di
sperimentare nuovi rapporti sessuali.”
Ovviamente
rifiuto gentilmente l’invito, lei intanto è andata ad
accogliere altri ospiti ed io mi informo attraverso il
web e vengo a sapere che il 92% delle donne che
partecipano a gang bang sono impegnate in relazioni, che
di solito è l'uomo a introdurre la propria partner a
esperienze di gang bang, iniziando quasi sempre da
un’esperienza domestica con gli amici della coppia.
La Gang Bang è una pratica sessuale che ha origini
antichissime che troviamo già a partire dall’Antica
Grecia nelle scene di festa in onore del dio Dioniso.
Durante queste feste che avevano tra gli invitati donne
bellissime come le amazzoni e le baccanti dopo aver
cenato si compivano scene orgiastiche in onore della
divinità. Di Gang Bang troviamo traccia anche
nell’Antica Roma con l’imperatrice Messalina che si
diceva organizzasse travestita da prostituta maratone
sessuali con addirittura 28 uomini diversi al giorno.
Nel Cinquecento era richiestissima, tra le
cortigiane, l'usanza del cosiddetto Trentuno,
denominazione probabilmente riferentesi ai 31 giorni del
mese concentrati in una sola giornata, che consisteva
nel fare sesso con trentuno uomini consecutivamente,
come racconta Lorenzo Veniero nel poemetto La Zaffetta,
celebrando le arti della cortigiana veneziana Angiola
Zaffa: «Scrisser per ogni muro e in ogni via Come
l'Angela Zaffa, nel Trent'uno, a i sei d'Aprile, habbia
sfamato ognuno.»
Tornando ai giorni nostro il 16
ottobre 2004 all'Eroticon di Varsavia l'attrice
pornografica Lisa Sparxxx ha realizzato la più grande
gang bang conosciuta, coinvolgendo 919 uomini e battendo
il precedente record detenuto dalla sua collega Houston,
che il 6 febbraio 1999 aveva fatto sesso con 620 uomini.
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
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