HOME   CERCA NEL SITO   CONTATTI   COOKIE POLICY
 
 
AMARSI CHE CASINO
INTERVISTE IMPOSSIBILI
 

Sex worker
La proposta di legge dei Radicali
“Riconoscere il lavoro sessuale come un’autonoma e legittima professione”
 

 


.

 
Decriminalizzare il sex work. È questo l’obiettivo alla base dell’iniziativa dei Radicali italiani che hanno avviato una raccolta di firme per la loro proposta di legge in cui si chiede “una piena decriminalizzazione del sex work” ossia rimuovere “tutti i divieti, le sanzioni e gli ostacoli normativi che si abbattono su un’intera categoria di persone”.

L’iniziativa tende a riconoscere a chi svolge un lavoro sessuale la dignità di libero professionista, insomma una lavoratrice a tutti gli effetti garantendo al sex worker la possibilità di aprire una partita IVA e pagare le tasse. Allo stato attuale in Italia vige ancora la legge Merlin del 1958 la quale pur decretando la chiusura delle case chiuse al fine di disincentivare qualsiasi gestione da parte dello Stato di fatto ha contrinuito alla nascita di un mercato senza tutele spesso in mano alla criminalità organizzata.

Nel mondo esistono modelli virtuosi come in Belgio e Nuova Zelanda dove si distingue da ciò che è lavoro sessuale e ciò che invece è tratta e sfruttamento, ma anche modelli rigidi in cui si tende a “legalizzare come in Olanda” o “criminalizzare come in Svezia” mentre il dibattito in Italia si è concentrato sul l’idea che la prostituzione sia affrontabile attraverso la criminalizzazione del cliente.

Secondo questa iniziativa invece la soluzione è la decriminalizzazione del fenomeno ovvero togliere il sex work dalla condizione di crimine e decriminalizzare tutte le condotte che vi ruotano intorno, rimuovendo così la pressione sociale che vi è associata.

La differenza tra legalizzazione e decriminalizzazione sta nel fatto che la legalizzazione prevede un regolamento specifico dell’industria del sesso secondo leggi penali che rendono perseguibili chi non le rispetta. Ad esempio la legge tedesca prevede la registrazione obbligatoria con il proprio nome. Nel modello di decriminalizzazione, come detto, il sex work viene regolato secondo leggi sul lavoro già esistenti che tutelano le lavoratrici anche in termini di assistenza sociale, giustizia e diritti umani, salvaguardia della salute e per combattere il contagio da infezioni sessualmente trasmesse, come anche per combattere la tratta e lo sfruttamento delle/i sex worker migranti.


 




 





1


ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE



 


SEGUI LIBERAEVA SU

1 1 1
 
Tutte le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi autori.
Qualora l'autore ritenesse improprio l'uso, lo comunichi ee
l'immagine in questione verrà ritirata immediatamente.

( All images and materials are copyright protected  
and are the property of their respective authors.and are the property of their respective authors.

If the author deems improper use, they will be deleted fromm
our site upon notification.) Scrivi a
liberaeva@libero.it


 COOKIE POLICY



TORNA SU (TOP)TORNA SU (TOP)
 


LiberaEva Magazine Tutti i diritti Riservati
  Contatti