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Adamo Bencivenga
La Vendetta
SECONDA PARTE
.5 September 1891
Poulton-le-Fylde,
Saturday
Buongiorno mio caro Duca, mentre
consumo la prima colazione seduta nella veranda, osservo
compiaciuta il cielo terso e il sole del mattino, dopo
giorni di pioggia e di grigiore, il mio pensiero vola
fino a Voi, così lontano eppure a me vicino... Le
mie rose bianche riprendono a sbocciare, anche se
titubanti e timorose, che vento e pioggia con inclemente
foga, neghino loro quello che gli è dovuto. E l´eco del
profumo delle rose è già arrivato a voi, per rammentarvi
il nostro ultimo incontro....
So che nessuna mai
aveva reso complice una rosa facendovi tremare di
piacere, sfiorandovi le labbra e quanto altrove, con la
sua bocca ardente di color scarlatto, seguita ed
alternata come un´onda, da petali sensuali e vellutati,
che bianchi e profumati si tingono di rosso e di
passione.
Perdonate questa mia, ma avevo voglia
di confidarvi il mio stato d’animo e rendervene
partecipe in attesa della giornata di domani.
A
presto Clotilde
**********
Baia
di Morecambe, Saturday
Mia Cara Marchesa,
sento l’odor bianco delle vostre rose misto all’effluvio
umido e imbrunito del mare. Come mi par di sentire una
dolce musica distante, simile al punto di rosso della
passione, al canto dei vostri seni. Sono diesis e
bemolle che s’alternano ai vostri respiri, sono lunghe
pause che ingrassano parole. Mai siffatte figure
hanno abbellito i miei occhi, mai siffatto velluto ho
avuto modo di assaporare. Mi par di vedere i vostri
seni, mi par d’ascoltare i vostri sospiri, sanno d’amata
e d’amore, di coppa a sorsi interrotti, per meglio
gustare l’arsura d’amore, per sempre saziare nei letti
disfatti, la voglia che gemma all’incanto di un tocco.
Sento il vostro stato d’animo, riconosco la vostra
impazienza, a onor del vero madame, per la stessa causa
all’alba di questa mattina sono partito per il mare.
Rimanere a pochi passi da voi mi avrebbe reso schiavo
della tentazione e servo della gelosia.
Anch’io
ripenso a quel pomeriggio, come non potrei? Il mio
pensiero libero cavalca l’onda del desiderio, attratto
dai vostri doni. La vostra pelle, le vostre labbra,
preziose quanto la seta più fine che i mercanti
d’Oriente nascondono in fondo ai carichi più grandi e
tengono in serbo per la prescelta del Sultano. Il Cielo
sa quanto ora vorrei baciare quelle labbra turgide e
carnose di passione e quanta saliva potrebbe accogliermi
senza risparmiarsi al desiderio.
Da questa
terrazza vedo una torre antica affacciata a picco sul
mare. Ebbene Madame, io vi immagino lì, legata e
prigioniera di grosse catene che simboleggiano il nostro
amore e pronta a sfidare i predoni del mare semmai Ve lo
chiedessi, semmai me lo chiedeste. Certo sì, li
conosciamo, hanno volti anonimi, tutti uguali, ma corpi
tatuati e muscoli da pirati. I loro tatuaggi raffigurano
notti d’amore, scene di vizio e sesso, donne e concubine
barattate per un carico di perle, per una stiva di
ginepro ed assenzio.
Madame… qui il cielo non
promette nulla di buono, ma io vi scrivo, e questo mi dà
pace e speranza di vedervi al più presto.
Il
vostro Duca
**********
Poulton-le-Fylde, Saturday
Caro amico George,
le nostre lettere si intrecciano a ritmo incalzante, i
nostri servitori sono ormai a corto di fiato per
saziarci in fretta di parole, soggiogati dalle emozioni.
E la brama corre altrettanto in fretta verso una sola
meta, la mia, la vostra.
Non lo nascondo mio caro
Duca, lungo la mia schiena corre un sottilissimo filo di
gelosia, simile al vostro, ma so perfettamente che
domani il vostro compito sarà per lo meno arduo. Per
quanto ne sappia, la ragazzina è completamente asservita
a mio marito e voci sicure mi riferiscono che ne è
pazzamente innamorata. Ma, altrettanto confido, con il
suo savoir faire di uomo esperto che sa misurare le
parole ed al momento opportuno distogliere la giovinetta
da qualsiasi grillo per la testa per poi affondare nei
modi gentili e a voi congeniali.
Sua Clotilde
Ps. Sapevo che Julien non sarebbe stato presente,
visto che passerà l’intera giornata insieme a me. Ebbene
mio caro Duca, ora che ho svelato la mia compagnia e la
mia debolezza per quel ragazzo, vorrei che tra noi non
cambiasse nulla.
**********
Baia
di Morecambe, Saturday
Madame, mi ero
ripromesso di non scrivervi fino a domani sera dopo la
caccia alla volpe, ma il mio impeto ha preso il
sopravvento e la notizia di Julien ha letteralmente
scompaginato le mie sicurezze. Or dunque, dopo alcune
ore di meditazione sono arrivato alla conclusione, che
non c’è mai stata una tacita coda ad attendervi, ma che
certi pettegolezzi sono stati messi in giro ad arte da
voi stessa per coprire la vostra relazione con il
fratello di Marianne. Quindi siete l’amante del
fratello dell’amante di vostro marito? Geniale come
intreccio, ma ciò che più angustia il mio animo sono le
vostre lamentele verso vostro marito per quella
sguattera, figlia del popolo, vostre parole madame, che,
perdonate il mio ardire, sarebbero adatte anche nei
confronti del vostro gigolò.
Avete costruito su
voi stessa un personaggio su misura e ve ne rendo atto,
forse le mille ghinee facevano parte del gioco o al più
presto cambieranno di mano come giusto compenso di una
domenica dedicata interamente a voi.
Perdonatemi
madame, vogliate considerare queste mie parole come un
mero sfogo.
Sono ancora qui mia cara, dalla
finestra vedo il mare, odo lo strascichio dell’acqua e
quel lento risucchio che dà benessere ed ansia. Lo
paragono a voi, Clotilde, così lontana e così vicina,
così docile e recalcitrante. Il ricordo del nostro
incontro mi dà certezze ma allo stesso tempo mi rende
insicuro, immaginandovi già in altre braccia seppur non
di maschio e men che meno aristocratiche ed adulte.
Vorrei porvi la stessa domanda che voi tra le righe
avete fatto a me. Cosa mai si può trovare tra braccia
borghesi, quale eleganza, quale finezza possono mai
albergare in mani cosparse di calli costrette alla
bisogna ad essere usate con l´unico scopo di guadagnarsi
da vivere?
Vi penso Il vostro duca
**********
Poulton-le-Fylde, Saturday
Mio George, nonostante la vostra ultima, vi penso e a
maggior ragione sono convinta che la mia onestà alla
fine avrà la giusta ricompensa. La risposta ai vostri
dubbi è semplicissima e mi sorprende che il vostro
esperto savoir vivre non ci sia ancora arrivato. Voi
siete il primo in assoluto a conoscere questa storia, e
quindi va da sé che le mie lamentele nei confronti di
mio marito sono rivolte esclusivamente alla sua mancanza
di discrezione. Per il resto, come ho avuto modo di
dirvi, da parte mia non c’è alcuna condanna morale visto
che sono anni e precisamente dalla nascita del mio
ultimo figlio, che con mio marito non esiste alcun
rapporto di letto.
Non è semplice spiegarvi per
queste vie le motivazioni che mi hanno condotta ad
accettare la corte a volte spregiudicata di Julien e
successivamente a cadere nelle sue braccia dopo
l’ennesimo litigio con mio marito. Ciò che mi
rincuora, e la prego di farne tesoro, è la leggerezza
che ora sento nel mio animo. Sono sicura che questa
confessione e le altre che farò a breve siano l’inizio
di una grande storia.
Sento il mare, mio caro,
esattamente lo stesso che in questo istante inonda la
vostra anima. Forse non saremo mai dei naufraghi, come
mai ci sarà permesso di vivere su un’isola deserta, ma
vedo nitidamente quelle scene di sesso tatuate su quei
corpi, vedo quei pirati e il mio divincolarmi senza per
questo fuggire. La vostra esperienza mi fa femmina
consapevole, il vostro ardore una principiante.
Vostra Clotilde ..
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